American Dharma, nella mente dell’ideologo di Trump

Errol Morris pone l’obiettivo su Steve Bannon, punto di riferimento della nuova destra americana e in contatto con tutti i movimenti sovranisti europei


VENEZIA – Presentato fuori concorso alla Mostra American Dharma. Per il regista Errol Morris è “un documentario necessario”. Morris ha rivolto l’obiettivo su Steve Bannon, considerato l’ideologo di Donald Trump fino al suo allontamento dalla Casa Bianca nell’estate del 2017 ed ora punto di riferimento della nuova destra americana e in contatto con tutti i movimenti sovranisti europei.

“L’ideologia di Bannon è pericolosa ma non parlarne è più pericoloso”, dice Morris, democratico, che aveva appoggiato fattivamente la campagna elettorale di Hillary Clinton e che ha ricevuto forti critiche dopo la realizzazione del documentario,  letto come una vetrina per un’ideologia di stampo fascista e razzista.

“Lo so che molti avrebbero preferito un continuo contraddittorio – dice Morris – con me che tentavo di inchiodarlo. Ma per me era prioritario cercare di capire. Perché un film su Bannon? Perché è importante per tutti – sottolinea il regista al Lido – capire quello che sta succedendo. Fare gli struzzi per non vedere il pericolo è sbagliato. C’è un pericolo. Dunque meglio riusciamo a capirlo meglio è. Sono un cineasta ma anche un giornalista. E il ruolo dei giornalisti è investigare. In American Dharma cerco di capire da dove viene fuori una ideologia pericolosa come quella di Bannon. Voglio capire perché si è generata, affinché non succeda più”, aggiunge il regista, spiegando che Bannon non fa parte della delegazione ufficiale del film alla Mostra del Cinema, “perché non è stato invitato”.

06 Settembre 2018

Venezia 75

Venezia 75

L’esercizio spiega il suo no alle uscite simultanee

Anec, Anem, Fice e Acec ribadiscono l’urgenza di stabilire, senza preclusioni, procedure di consultazione all’interno di tutta la filiera industriale e con Anica, APT, MiBAC e Regioni

Venezia 75

Genovese: ‘A un film serve la sala, ma ringrazio Netflix’

Il regista di Perfetti Sconosciuti, giurato a Venezia 75, rilascia un'intervista a 'La Repubblica', specificando che "il film vincitore passerà anche al cinema", in merito alla protesta delle associazioni di categoria circa l'assegnazione del Leone d'oro a Roma di Cuaron, prodotto da Netflix

Venezia 75

Nazzaro: “L’assenza delle donne è un problema del cinema americano”

Terzo anno per il delegato generale della Settimana Internazionale della Critica, Giona A. Nazzaro, a cui abbiamo chiesto un bilancio di questa edizione. Tra protagonismo femminile sommerso e media poco attenti al cinema non mainstream. "Sic@Sic dà delle possibilità a giovani autori in tempo reale e spesso sono donne"

Venezia 75

Le Monde: “La rivincita di Netflix”

Definendo il film del messicano Alfonso Cuaron, vincitore del Leone d'oro, "molto bello", il quotidiano francese ricorda che un tale riconoscimento "farà storia"


Ultimi aggiornamenti