“Difendiamo l’Intelligenza Artistica” è l’appello partito da ANAD – Associazione Nazionale Attori Doppiatori e rivolto a tutta l’industria audiovisiva, alle Istituzioni e al pubblico per aprire la strada alle rivendicazioni di tutti quei professionisti che, in vari settori, chiedono tutele dall’uso non controllato dell’Intelligenza Artificiale.
La protesta contro l’utilizzo indiscriminato dell’AI chiama tutti gli artisti e le associazioni di categoria che li rappresentano ad unirsi, per formare insieme un movimento compatto indentificato con l’hashtag #ArtisticIntelligence.
Il movimento non vuole contrastare lo sviluppo delle moderne tecnologie – che possono essere utili se utilizzate a supporto di alcune professioni creative – ma limitare il rischio che nuovi strumenti si sostituiscano al lavoro umano. E per difendere il mondo delle espressioni artistiche, che sono opera dell’ingegno, è necessario che ognuno faccia la propria parte. Per questo motivo ANAD chiede l’attenzione e la condivisione dell’hashtag #ArtisticIntelligence a tutti gli artisti, gli scrittori, i musicisti, registi, attori, sceneggiatori, fotografi, designer, architetti, solo per citare alcune categorie, con una particolare attenzione verso i mestieri legati al cinema che, per sua natura, è possibile solo grazie al lavoro collettivo e all’unione di tante differenti competenze artistiche.
A due settimane dalla protesta lanciata attraverso il video appello pubblicato recentemente in rete, in cui 12 doppiatori hanno prestato il volto e la voce per dire ‘NO’ ad un mondo in cui le espressioni artistiche saranno create da algoritmi, lo scopo adesso è quello di estendere la chiamata a tutto il mondo artistico, perché il rischio che l’Intelligenza Artificiale cancelli tutte quelle professioni legate all’estro e all’originalità umane è una minaccia sempre più reale e concreta.
Hanno preso parte al video: Rossa Caputo (voce di ‘Charlie’ la principessa dell’Inferno, protagonista della serie animata Hazbin Hotel e dell’attrice Florence Pugh); Laura Boccanera (voce ufficiale di Jodie Foster, e doppiatrice del personaggio di Harry Potter ‘Bellatrix Lestrange’); Melina Martello (voce di attrici quali Diane Keaton, Catherine Deneuve e del personaggio ‘Duchessa’ ne Gli Aristogatti); Veronica Puccio (doppiatrice di Dakota Johnson e voce di ‘Disgusto’ in Inside Out, è ‘Starlight’ nella serie The Boys); Laura Romano (voce delle attrici Sophia Vergara e Viola Davis); Chiara Fabiano (voce dell’attrice Jenna Ortega e di Millie Bobby Brown che interpreta ‘Undici’ in Stranger Things); Luca Ward (voce di attori quali Pierce Brosnan, Samuel L. Jackson, Russell Crowe, Keanu Reeves); Gabriele Patriarca (voce del personaggio ‘Neville Paciock’ della saga di Harry Potter e di ‘Adamo’ in Hazbin Hotel); Riccardo Suarez (doppiatore dei personaggi ‘Angel Dust’, uno dei protagonisti di Hazbin Hotel e ‘Steven Universe’ della serie omonima); Flavio Aquilone (voce di ‘Draco Malfoy’ in Harry Potter, di Zac Efron e di Light Yagami); Daniele Giuliani (voce di ‘Paura’ in Inside Oute di ‘Jon Snow’ ne Il Trono di Spade); e infine Rodolfo Bianchi (voce di Gerard Depardieu, Michael Douglas e dell’‘Ispettore Zenigata’ in Lupin).
“Le emozioni che regaliamo al pubblico con il nostro lavoro e le nostre performance non sono sintetiche, né si possono riprodurre sotto forma di dati a disposizione dell’AI per realizzare altri progetti, diversi da quelli originali per i quali le abbiamo create e senza il nostro permesso” – dichiara Daniele Giuliani, presidente di ANAD. Il movimento #ArtisticIntelligence nasce dall’urgenza di difendere il nostro lavoro, le nostre vite, e per chiedere una regolamentazione che normalizzi l’utilizzo degli strumenti offerti dalle nuove tecnologie”.
1 – TUTELA A LIVELLO NORMATIVO
Dilaga l’utilizzo di software di AI alimentati dai nostri precedenti lavori senza il nostro consenso. Dai privati ai computer alle multinazionali ci sono troppi soggetti che si appropriano indebitamente di opere d’arte, al fine di generarne di nuove. Serve una normativa chiara che tuteli l’opera artistica e che non la faccia diventare ciò di cui si nutre (indebitamente) un algoritmo.
2 – RISCHIO DELLA SOSTITUZIONE DEL LAVORO UMANO CON UN “LAVORO” ARTIFICIALE
Questo avrà delle ripercussioni anche di natura politica non indifferenti. Escludere milioni di persone dal proprio ambito professionale può significare, nel concreto, milioni di lavoratori in meno e contribuenti in grado di sostenere le economie di vari Paesi.
3 – CERTIFICAZIONE LAVORATIVA
Uno dei traguardi possibili è la proposta di estromettere le lavorazioni sviluppate con l’AI dalle sovvenzioni statali. Ad esempio: se un film è girato usando AI, non può accedere ai fondi per il cinema.
4 – DEFINIZIONE ALLARGATA DI DATI BIOMETRICI
Nel caso, ad esempio, di attori e doppiatori, inasprire la pena davanti al furto del volto o della voce e studiare nuove strade per far diventare la voce un “dato biometrico”, come le impronte digitali. Considerando a tutti gli effetti queste appropriazioni illecite come furti di identità.
5 – LOTTA ALLA MICROCRIMINALITÀ
Più sanzioni per ostacolare il dilagare della microcriminalità legata alla riproduzione illecita di voci e di opere d’arte.
(gp)
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