Sandra Milo, musa di Fellini da lui detta “Sandrocchia”, è morta nella sua abitazione di Roma all’età di 90 anni. A renderlo noto è stata la famiglia, che ha fatto sapere di esserle stata accanto assieme a tutti i suoi cari fino agli ultimi istanti.
Nata a Tunisi da padre Siciliano nel 1933, la carriera di Sandra Milo – pseudonimo di Salvatrice Elena Greco – inizia a 23 anni al fianco di Alberto Sordi, nel film Lo scapolo. Appena quattro anni dopo arriva per lei l’occasione di risplendere con la regia di Roberto Rossellini, che nel 1959 la dirige nel suo primo ruolo importante in Il generale Della Rovere, grazie al quale condividerà il set assieme a Vittorio De Sica. Il rapporto con Federico Fellini è però tra i più importanti della sua vita: per il maestro italiano reciterà in due indiscussi capolavori, 8 1/2 e Giulietta degli Spiriti, da cui nascerà l’intimo rapporto con il regista, frequentato per oltre 17 anni. “Io rappresentavo la sua parte femminile”, dichiarò negli anni l’attrice. La lunghissima carriera la vide apparire sui set dei più importanti registi italiani del novecento, da Sergio Corbucci a Luigi Zampa, poi Dino Risi, Luciano Salce, Duccio Tessari, Pupi Avati, Gabriele Salvatores, Antonio Pietrangeli e tanti ancora. L’ultima volta su un set cinematografico risale al 2021, ne Il materiale emotivo di Sergio Castellitto, mentre di appena qualche mese fa è l’apparizione nella serie Gigolò per caso, disponibile su Prime Video.
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