Si è spenta la grande produttrice e distributrice franco-iraniana Hengameh Panahi, fondatrice della compagnia Celluloid Dreams e insostituibile scopritrice, sostenitrice e sodale di talenti del cinema d’autore quali Abbas Kiarostami, Jafar Panahi, Takeshi Kitano e Jacques Audiard, tra i molti.
Il Presidente, il Direttore generale, il Direttore artistico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia la ricordano con stima e affetto in un comunicato stampa.
Sono tre i film Leoni d’oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che Hengameh Panahi ha diffuso nel mondo, con la passione unica che coltivava per i film che amava: Hana-bi di Takeshi Kitano nel 1997, Il cerchio di Jafar Panahi nel 2000, Ti guardo di Lorenzo Vigas nel 2015, nonché, più di recente, il Premio speciale della giuria Gli orsi non esistono di Jafar Panahi nel 2022.
“Hengameh Panahi è stata una figura quasi leggendaria – dichiara il Direttore della Mostra del Cinema, Alberto Barbera – una persona dotata di qualità umane straordinarie e una professionista fuori del comune. Per i registi che ha contribuito a far conoscere era molto più di una semplice venditrice o coproduttrice: sapeva diventarne amica e consigliera, un mentore in grado di guidarli nelle scelte più difficili e sostenerli nei momenti di incertezza. Per i direttori di festival e i distributori, la certezza di una qualità basata su di un gusto raffinato e un fiuto infallibile per i nuovi autori. Lavorare con lei fin dagli anni ’90, quando l’avevo conosciuta a Tehran, fino a pochissimo tempo fa è stato un piacere immenso, partecipare della sua stima e amicizia un privilegio assoluto. Lascia un vuoto che difficilmente potrà essere colmato”.
Nella sua lunga e pluripremiata carriera Hengameh Panahi ha distribuito numerosi altri titoli acclamati che hanno partecipato alla Mostra di Venezia, quali Zatôichi (2004) di Takeshi Kitano, Leone d’argento per la regia, The World (2004) di Jia Zhangke, Bella addormentata (2012) di Marco Bellocchio, L’affido (2017) di Xavier Legrand, Leone d’argento per la regia e Premio Opera Prima, Nico, 1988 (2017) di Susanna Nicchiarelli, Premio Orizzonti per il miglior film, The Painted Bird (2019) di Václav Marhoul, Babyteeth (2019) di Shannon Murphy, Premio Mastroianni a Toby Wallace e Figli del sole (2020) di Majid Majidi, Premio Mastroianni a Rouhollah Zamani.
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