E’ morto lo scrittore Vitaliano Trevisan. Aveva 61 anni. Il corpo privo di vita dell’artista poliedrico, capace di passare dalla scrittura, alla musica, al cinema e al teatro, è stato trovato nell’abitazione di Crespadoro (Vicenza) e non si esclude il suicidio. Lo scorso ottobre era stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale Montecchio Maggiore di Vicenza. Il 5 novembre su “La Repubblica” aveva pubblicato la sua testimonianza dal titolo “Io, un matto trattato senza pietà”, scritta a seguito del ricovero coatto, in cui Trevisan denunciava le condizioni in cui si tengono i pazienti.
Nato a Sandrigo, in provincia di Vicenza, il 12 dicembre 1960, dopo una giovinezza trascorsa come impiegato nel settore edilizio e dell’arredamento, Trevisan si dedica ad altri lavori più manuali fino ad approdare alla letteratura. Dopo alcune prove letterarie di buona levatura, raggiunge il successo nel 2002 con il romanzo I quindicimila passi (Einaudi), apprezzato dalla critica, che racchiude i racconti di un uomo, Thomas, dalle mille fobie. Il libro, che descrive una società chiusa e profondamente reazionaria fortemente improntata su una matrice cattolica, ha ricevuto il premio Lo Straniero e il premio Campiello Francia 2008 (terza edizione del premio Campiello Europa).
Per il teatro, Trevisan ha curato nel 2004 l’adattamento di Giulietta di Federico Fellini e ha scritto, tra gli altri, Il lavoro rende liberi, messo in scena nel 2005 da Toni Servillo, e i monologhi Oscillazioni e Solo RH, pubblicati da Einaudi nel volume Due monologhi (2009), portati in scena nel 2007 da Roberto Herlitzka.
Per il cinema nel 2003 Trevisan, insieme a Michela Cescon, è il protagonista, nonché co-sceneggiatore, del film di Matteo Garrone Primo amore, girato a Vicenza e in concorso al 54° Festival di Berlino, cronaca di una relazione patologica tra un uomo ossessionato dalla magrezza estrema e una donna disposta a rinunciare progressivamente al cibo fino quasi a morire di fame in una escalation di sadismo e dominazione (il film è ispirato al libro Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini). È attore nel film Il riparo di Marco Simon Puccioni (miglior film al Festival di Annecy nel 2007), oltre che nel film Dall’altra parte del mare di Veronica Perugini.
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