“Vi ho amato così tanto e ho gioito recitando per voi”.
Se ne va regalando un ultimo sorriso Paul Reubens, l’attore che ha dato il volto al personaggio di Pee-wee Herman, morto domenica sera all’età di 70 anni. Reubens era malato di cancro da anni, come ha reso noto il suo staff, annunciando il decesso con le parole commoventi e piene di dignità che lui stesso aveva scelto. “Per favore, accettate le mie scuse, non sono apparso in pubblico con ciò che ho affrontato negli ultimi 6 anni. Ho sempre avvertito l’enorme quantità di amore e rispetto dai miei amici, fan e sostenitori. Vi ho sempre amato tantissimo, è stato bellissimo fare arte per voi”.
Pee-wee Herman, un adulto mai cresciuto, è stato il protagonista di uno show che la Hbo ha trasmesso per anni, dal 1985. Il personaggio è stato protagonista anche di due film, Pee-wee’s Big Adventure, il primo lungometraggio cinematografico diretto da Tim Burton nel 1985 e Pee-wee’s Big Holiday, prodotto nel 2016 per Netflix.
La notizia della sua scomparsa è stata pubblicata in un primo momento in un messaggio sul suo profilo Facebook ufficiale: “Ieri sera abbiamo detto addio a Paul Reubens, un iconico attore, comico, scrittore e produttore statunitense il cui amato personaggio Pee-wee Herman ha deliziato generazioni di bambini e adulti con la sua positività, la sua stravaganza e la sua fede nell’importanza della gentilezza. Paul ha combattuto coraggiosamente e privatamente il cancro per anni con la sua tenacia e la sua arguzia. Un talento prolifico e dotato, che vivrà per sempre nel pantheon comico e nei nostri cuori come un prezioso amico e uomo di notevole carattere e generosità di spirito”
Sulla stessa pagina, poi, le sue ultime volontà: Paul Reubens ha poi chiesto che qualsiasi espressione di compassione venga espressa in onore dei suoi genitori Judy e Milton Rubenfeld attraverso donazioni alla Stand Up to Cancer o a organizzazioni coinvolte nella lotta, la ricerca ed il supporto contro la Demenza e l’Alzheimer.
Commoventi anche tanti altri messaggi di amici e colleghi sui social, come quello su Instagram di Tim Burton: “Sono scioccato e rattristato. Non dimenticherò mai come Paul mi ha aiutato all’inizio della mia carriera. Non avrei avuto successo senza il suo supporto. Era un grande artista. Mi mancherà”.
Iscritto all’anagrafe col nome di Paul Rubenfeld, Paul Reubens era ato il 27 agosto 1952 e aveva mosso i suoi primi passi negli anni ’70 nel teatro d’improvvisazione, con la compagnia Groundlings di Los Angeles. Poi aveva lavorato per anni su quello che sarebbe diventato il suo personaggio distintivo, destinato al pubblico più giovane: Pee-wee Herman, un ometto con un papillon rosso e un vestito che gli andava stretto, dalla voce acutissima: nel 1982 condusse lo show televisivo nei suoi panni, diventando popolarissimo. Ma prima del suo successo più grande, Reubens era già apparso in numerosi film in piccoli ruoli da caratterista: un su tutti nei Blues Brothers, dove interpretava il cameriere Walter, costretto a servire i fratelli nel lussuoso ristorante gestito da Fabulouos, e in seguito John Landis lo chiamò anche per un episodio della serie Dream On.
Secondo tutti i critici del genere Paul Reubens apparteneva alla grande razza dei comici alla Buster Keaton, Jerry Lewis e dei fratelli Marx.
Pee-wee’s Big Adventure in America ebbe un successo epocale, cosa che non può dirsi per il sequel di Randal Kleiser La mia vita picchiatella. Dopo aver interpretato a lungo Pee-wee in vari programmi televisivi, Rubens prese una pausa dal suo personaggio. Fu allora che venne travolto da uno scandalo, arrestato per atti osceni in un cinema a luci rosse e travolto dalla stampa moralista USA, la stessa che oggi lo piange. Ma anche se la sua carriera sembrò a quel punto stroncata, i veri amici lo chiamarono ancora per piccole parti: a partire da Buffy l’ammazzavampiri, poi per Tim Burton in Nightmare Before Christmas e in Batman – Il ritorno. Dopo il 1999 torna ad apparire più spesso, da Mystery Men, Blow e tanti altri ruoli televisivi, soprattutto in veste di doppiatore (attività che continuerà a praticare fino all’ultimo). Da sempre collezionista di arte erotica, nel 2004 Reubens respinge nuove accuse di pedopornografia e viene assolto. Nel 2010, riabilitato, torna anche nelle vesti di Pee-wee. Negli ultimi anni stava sviluppando una black comedy sul personaggio, The Pee-wee Herman Story e un’avventura per famiglie intitolata Pee-wee’s Playhouse: The Movie, ma purtroppo la malattia è stata più veloce del suo progetto.
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