Se il montaggio è l’ultimo magico atto che dà vita alla settima arte, Mario Morra ne è stato protagonista per alcuni dei film che hanno scritto la storia del grande cinema italiano. Il cineasta è morto a Castelnuovo di Porto, il paese in provincia di Roma dove viveva. Aveva 89 anni, era da tempo malato. Anche regista e sceneggiatore, è stato però soprattutto montatore per cinema e tv.
Il titolo che di più spicca nella sua carriera è certamente Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore, vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 1989 (oltre che del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1989 e del Golden Globe per il miglior film straniero nel gennaio 1990), ma non va dimenticato anche quello de La Battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo nel 1966.
Attivo fin dai primi anni 50, ha firmato il montaggio di oltre 80 film, Fra gli altri film che vanno ricordati anche Anonimo veneziano di Enrico Maria Salerno, Queimada, ancora di Gillo Pontecorvo, Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata di Luigi Zampa con Alberto Sordi e Claudia Cardinale, L’emigrante e Rugantino di Pasquale Festa Campanile, con cui ebbe una lunga collaborazione, la serie di film su Piedone lo sbirro di Steno con protagonista Bud Spencer. La collaborazione con Tornatore è invece iniziata nel 1986 con Il camorrista, ed è continuata con Nuovo Cinema Paradiso e Stanno tutti bene. (gp)
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