E’ scomparso ieri a Faenza (Ravenna) Gian Vittorio Baldi, protagonista di stagioni battagliere del cinema italiano, regista e audace produttore (tra i titoli prodotti, Porcile di Pier Paolo Pasolini e L’amore coniugale, film della scrittrice Dacia Maraini, girato negli anni più intensi delle lotte femministe).
Era nato a Bologna nel 1930. Dopo aver frequentato a Roma il Centro Speciale di Cinematografia, esordì alla regia nel 1958 con Il pianto delle zitelle, vincendo il Leone d’Oro come miglior cortometraggio a Venezia. Di qui Baldi – viene ricordato dalla Cineteca di Bologna – ha sviluppato la sua prospettiva cinematografica, specializzando il proprio sguardo sui temi più duri della realtà sociale. È stato pioniere di un nuovo cinema documentario italiano a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta. Ha parlato di povertà, di emigrazione, di sofferenza. A più di ottant’anni è andato a girare un film in Brasile fra mille difficoltà. Fino all’ultimo ha lavorato ad organizzare seminari e lezioni di cinema per le giovani generazioni, in particolare attraverso l’International Film Academy da lui creata.
“De Simone ha creato Napoli” ha scritto Roberto Saviano, ricordando il noto musicista, compositore e regista teatrale
La nuova stagione de I Cesaroni sarà dedicata all'attore romano. "Sarai per sempre mio fratello": dichiara Claudio Amendola
Dopo essere guarito da un cancro nel 2014, il celebre interprete è deceduto per le complicazioni di una polmonite. Aveva 65 anni
Il cineasta francese, specializzato in film polizieschi, si vantava di essere stato "l'artista più censurato di Francia". Aveva 86 anni