È stato lo sciopero più lungo della storia del Sag-Aftra, ma ora è finalmente concluso. Lo rivela “Variety”, secondo cui il comitato negoziale della Screen Actors Guild ha approvato all’unanimità un accordo provvisorio per porre fine allo sciopero, in attesa di sottoporlo domani all’approvazione del consiglio nazionale del sindacato. Dopo 118 giorni da quel 13 luglio in cui lo sciopero iniziò, mandando in confusione il sistema produttivo e promozionale di tutta Hollywood, si può dire che il peggio è passato.
Le due parti hanno trascorso gli ultimi giorni a dare gli ultimi ritocchi all’accordo, che vedrà per la prima volta una protezione per gli attori contro l’intelligenza artificiale e uno storico aumento salariale. L’accordo vedrà la maggior parte dei minimi aumentare del 7%, il 2% in più rispetto agli aumenti ricevuti dalla Writers Guild of America e dalla Director’s Guild of America. Previsto anche un bonus basato sulle metriche di performance delle varie piattaforme.
“Ce l’abbiamo fatta! L’affare da oltre un miliardo di dollari! 3 anni l’ultimo contratto! Ovunque si apre una nuova strada!” ha scritto su Instagram la presidente del sindacato Fran Drescher, che ha definito l’accordo “storico”. Gli Studios, da parte loro, avrebbero parlato di un “nuovo paradigma” per Hollywood.
Lo sciopero avrebbe coinvolto almeno 160mila attori e attrici, fermando o rallentando la produzione di 176 film e serie tv, per un valore complessivo di 10 miliardi di dollari. Il governatore della California Gavin Newsom ha detto che l’economia dello Stato, fortemente influenzata dall’industria cinematografica, ha perso 5 miliardi di dollari.
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Se ratificata, la nuova intesa riguarderà i lavoratori del cinema e della televisione in tutti gli Stati Uniti. Al centro dell’accordo gli aumenti salariali e le disposizioni sull’intelligenza artificiale