11 novembre 2024, la rassegna stampa

Le interviste a Giacomo Gianniotti e Noemi, le lacrime di Claudia Pandolfi sui social e Perugia sul solco di Avetrana

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Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo

Gianniotti: “Inganno va contro stereotipi e Tabù”

È uno dei volti di punta (insieme a Monica Guerritore) di Inganno, una delle serie originali Netflix di maggiore successo: Giacomo Giannotti conversa con Silvia Fumarola nell’intervista per “La Repubblica”. “Mia moglie ha nove anni più di me. – racconta, facendo riferimento al tema della serie che mette in scena la relazione controversatra un uomo 30enne e una donna 60enne – Sono contento che storie come Inganno aiutino a sdrammatizzare, a vincere gli stereotipi e i tabù. La gente pensa che sia strano se la donna è più grande, una follia. Basta passeggiare per Trastevere e lo vedi”.

De Sica e Pirandello: un matrimonio che non s’ha da fare

Sempre su “La RepubblicaAlberto Anile ci racconta una storia che merita di essere ricordata e che ha come protagonisti due personaggi sotto i riflettori in questo momento: Luigi Pirandello, protagonista del film Eterno Visionario, e Vittorio De Sica, di cui si celebra il cinquantennale della morte.  Anile entra a fondo in una vicenda raccontata parzialmente anche da Michele Placido nel suo ultimo film: ovvero i tentativi del grande drammaturgo siciliano di portare sul grande schermo il suo capolavoro Sei personaggi in cerca d’autore. Dopo un fallimento con il regista tedesco Murnau, Pirandello ci provò innumerevoli volte: “De Sica rischiò di farlo quattro volte: nel 1938 come attore per la regia di Oreste Biancoli, altre due negli anni Quaranta per interpretare il padre con una produzione svizzera, un’ultima infine come regista, fra anni Cinquanta e Sessanta, con la Loren nei panni della figlia”.

Le lacrime di Claudia Pandolfi sui social

Molto ripresa sui quotidiani è la notizia di Claudia Pandolfi che decide di condividere le sue emozioni sui social con un breve video dopo la reazione del pubblico al film Il ragazzo dai pantaloni rosa. Scrive Laura Martellini su “Il Corriere della Sera”: “Su Instagram il primo piano dell’attrice molto provata. Struccata, gli occhi gonfi di lacrime. ‘Non lo faccio mai — premette — . Ma sono così tanti i messaggi con storie tragiche, che sento enorme gratitudine mista a dolore. Sono affranta che accadano cose così, e che abbiate dovuto fare i conti con tanta sofferenza’.”

Noemi: il debutto d’attrice e l’ispirazione materna

Su “La StampaClaudia Catalli intervista Noemi, che si prepara al debutto da attrice nella serie Netflix Adorazione.  La celebre cantante interpreta una madre “che non conosce abbastanza sua figlia”, “una madre e una donna risoluta, con un piglio autoritario che ho anche io sul palco, unico posto in cui mi sento al comando e su cui riesco a trovare la mia forza e la mia cifra”. Il pensiero è andato subito alla sua di madre, a cui l’artista si è ispirata: “Mi ha avuta a vent’anni, ho pensato a lei e quel rapporto quasi da sorelle, in cui la madre è al comando ma non così tanto”.

“Il dubbio” su Gomorra e la fiction “cattiva maestra”

Coerentemente con il suo nome, “Il dubbio” approfondisce una questione interessante e molto attuale: i danni e i benefici di prodotti audiovisivi a tema criminale, Gomorra in primis, tra rischi d’emulazione e denunce sociali. Per farlo si affida a tre penne diverse che portano avanti le loro tesi: Daniele Zaccaria introduce l’argomento con un pezzo intitolato “Da Oliver Stone a Gomorra, quando la fiction ‘Cattiva maestra’ finisce nel mirino politically correct”, Mauro Bazzucchi risponde con “La censura non è la risposta, ma tra serie tv e musica tra lo ‘stile boss’ può fare danni”; infine la chiosa di Errico Novi: “Altro che emulazione, Gomorra ci ha redenti”.

Perugia come Avetrana

Dopo le polemiche e la cause legali legate alla serie sul delitto di Avetrana Qui non è Hollywood, la questione si riapre a Perugia dove sono iniziate le riprese della serie sull’omicidio di Meredith Kercher e sul processo di Amanda Knox. Come riporta Claudio Del Frate su “Il Corriere della Sera“, dopo le proteste degli abitanti, ha dovuto intervenire con una lettera accalorata la stessa sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi per giustificare la scelta di approvare le riprese: “Non potevamo bloccare la produzione, che si sarebbe comunque realizzata. – scrive la prima cittadina – Abbiamo ritenuto che far girare qui le scene sarebbe stato un elemento di maggiore garanzia e controllo. La città verrà raccontata per quello che è, un luogo pieno di vita, lo abbiamo chiesto e ottenuto da contratto. Chiedo scusa a chi si è sentito tradito da questa scelta, l’abbiamo compiuta con questo spirito. Ma per tutelare l’immagine della città ho perso di vista le persone, il dolore vivo nella loro carne”.

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11 Novembre 2024

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