A Roma il prossimo 28 febbraio chiuderà la Sala Trevi, gestita dalla Cineteca Nazionale e attiva dal 1949, il Cinema avrebbe dovuto traslocare nella nuova sala della Biblioteca Nazionale – uno spazio che non è stato ancora attrezzato per questa funzione – e l’auspicio dell’associazione 100autori è che si provveda in fretta a questo trasferimento. “Preoccupa che il più importante archivio cinematografico italiano, con oltre 120mila copie di pellicole, ed uno dei più importanti d’Europa, non abbia al momento una propria sala cinematografica”, sottolinea l’100autori.
L’associazione ha più volte sollecitato una maggiore attenzione da parte delle istituzioni nazionali e locali alla crisi delle sale cittadine – 40 le chiusure avvenute nella Capitale in meno di otto anni – e chiede al ministro Bonisoli e all’Assessorato alla cultura di Roma di affrontare questa emergenza e di fornire informazioni chiare e veloci sui tempi dell’apertura della nuova sala all’interno della Biblioteca Nazionale.
E intanto arriva la risposta da parte della Cineteca nazionale che conferma l’accordo raggiunto con la Biblioteca Nazionale di Roma “finalizzato alla condivisione dell’utilizzo della loro sala convegni – già oggetto di lavori di ristrutturazione e adeguamento tecnologico – anche come sala cinematografica. A tale proposito l’accordo prevede che il CSC si faccia carico degli oneri finanziari occorrenti all’acquisto delle specifiche dotazioni richieste (proiettore, schermo, impianto audio) a fronte della concessione per non meno di 100 giornate annue indirizzate alla programmazione dei film della CN”.
Quanto ai lavori di adeguamento e messa a norma della sala cinematografica “sono stati già appaltati dalla Biblioteca Nazionale ed il loro completamento è previsto a ridosso dell’estate. E dunque la Cineteca Nazionale potrà avviare la propria programmazione nella nuova sede con la ripresa delle attività autunnali”.
Nel frattempo, per non interromperla nel periodo marzo-giugno (durante i mesi estivi le attività di proiezione sono comunque sospese) “la Cineteca Nazionale sta vagliando alcune proposte per trasferire temporaneamente le proprie attività in altro spazio. Ovviamente ci si orienterà verso quelle ormai pochissime strutture che dispongono di proiettore per pellicola 35mm, indispensabile per i film della Cineteca. La soluzione che sembra più confacente alle esigenze, e per la quale sono già in corso contatti con la proprietà, riguarda il Cinema Reale a Trastevere”.
L’operazione ha consentito anche ai piccoli gestori di sale di beneficiare dell’iniziativa volta al potenziamento del settore cinematografico previsto dalla legge 220/2016
Per anni è stato un luogo di culto che, per la prima volta, offriva alla città del nord, un primo scorcio sulla settima arte. Oggi al suo posto sorge la biblioteca di Porta Venezia
L'annuncio sul sito: "speciali proiezioni a misura di neonato con luci soffuse, audio ridotto e pianto libero"
In un comunicato ufficiale, l’Associazione Nazionale Autori Cinematografici e il Premio Carlo Lizzani hanno considerato di “estrema gravità” la chiusura della storica sala cinematografica Odeon, avvenuta pochi giorni fa a Milano