La prima parte del Premio Mario Monicelli prenderà il via il prossimo 28 maggio con “Web Series” a cura di Jacopo Mosca e Gabriele Niola. Si potranno vedere in rassegna le opere migliori degli autori più seguiti e amati del web. Gli appuntamenti il 28, 29 e 30 maggio alle 21 al The Space Cinema Grosseto di Grosseto. Il 28 maggio si parte con I Licaoni, un’istituzione della produzione per la rete, tra i primi in assoluto a cominciare a mostrare le loro serie, sono diventati noti con “Il corso di cazzotti del dr. Johnson” e recentemente hanno prodotto “Elba – L’eredità di Napoleone” che è stata distribuita anche dal portale RAY della RAI. Tra i molti hanno lanciato Guglielmo Favilla e Alba Rohrwacher. Il 29 maggio è la volta di Edoardo Ferrario, nato come stand up commedia, che ha fatto una lunghissima gavetta nei teatri romani, partecipando anche ad alcune trasmissioni televisive su La7 con le sue imitazioni. Il vero successo è arrivato con “Esami – La webserie” (in cui interpreta quasi tutti i personaggi). Attualmente sta preparando una serie di sketch tv con i suoi personaggi per la RAI. Il 30 maggio arrivano a Grosseto i The Phills: scrivono, dirigono e recitano tutto quel che fanno; hanno girato due stagioni online, poi hanno esordito in tv su Italia 2 e hanno scritto una serie per la RAI (Zio Gianni) trasmessa su Rai 2. Attualmente stanno girando il loro primo film per il cinema prodotto da Taodue. Subito dopo i The Phills, arriva Nicolò Flasetti autore di “Saturday Night Fathers”, una webserie distribuita da Corriere.it.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis