Vincenzo Salemme


Baciami piccinaSono appena terminate le riprese del film Baciami piccina, commedia dai risvolti amari diretta da Roberto Cimpanelli, prodotta con 3 milioni di euro da Marco Poccioni e Marco Valsania per Rodeo Drive, in collaborazione con Medusa e da fine febbraio nelle sale. La sceneggiatura, firmata da Cimpanelli, con Furio e Giacomo Scarpelli, è nata da un’idea di Sergio Citti, che l’ha raccontata al regista in uno dei loro abituali incontri a Fiumicino. Il titolo è invece quello della vecchia canzone di Rabagliati, che in un momento cruciale della storia viene trasmessa per radio. Nel film, accanto a Neri Marcorè ed Elena Russo, è protagonista Vincenzo Salemme, che proprio lunedì prossimo salirà al Quirinale per ricevere l’ambìto Premio De Sica.

Baciami piccinaSalemme, qual è la personalità del suo personaggio?
E’ un uomo attraente e astuto, avvolto dal suo completo di lino bianco, con tanto di cappello e di baffi. La mia vicenda s’incrocia con quella di un brigadiere della piccola stazione di Civita di Terontola, Umberto Petroni, interpretato da Marcorè, al quale arriva un incarico importante, quello di scortare me, truffatore richiesto dalla magistratura di Venezia. A complicare le cose in questo viaggio che inizia il 7 settembre del 1943, s’intrufola la fidanzata del brigadiere (Elena Russo). Ma, a causa degli eventi storici tutto precipita in Italia e il viaggio diventa una sorta d’iniziazione dalla quale escono tutti diversi. Il film parte come una commedia brillante e divertente, ma poi assume i toni e un finale drammatici.

Che effetto le ha fatto essere diretto per la prima volta da un altro regista?
Mi sono divertito. E’ bello fare solo l’attore e lasciarsi guidare dal regista. Il mio personaggio è anche un suggeritore teatrale: all’epoca, come mi raccontava Eduardo De Filippo, queste persone erano stimate perché istruite, al contrario degli attori, che sono rimasti ignoranti fino agli anni ’70.

Quali saranno i suoi prossimi impegni?
A fine gennaio farò un programma scritto da me, uno “one man show” che andrà in onda su RaiUno per quattro venerdì, in prima serata e s’intitola “Io vorrei non parlarne”. Poi, è in preparazione il film di Natale 2006, dove sarò in coppia per la prima volta con Boldi. Infine, debutterò al Sistina di Roma il 7 febbraio, con “La gente vuole ridere ancora”, e dalla capitale andrò in giro per l’Italia. Mi dispiace che non mi abbiano voluto all’Alfieri di Torino, dove peraltro ho avuto un enorme successo l’anno scorso. Spero che la motivazione non sia quella di un sottile razzismo, anche se il direttore mi ha risposto: ‘Quest’anno ancora con i napoletani, eh no, basta!’. Non è la prima volta che accade al Nord: qualche stagione fa un rifiuto del genere avvenne a Venezia.

29 Novembre 2005

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