TROPEA – Un narratore e un amico privilegiato di Federico Fellini: Vincenzo Mollica, “Vincenzino o Mollicone, a seconda delle circostanze” racconta il giornalista riferendosi a come affettuosamente lo chiamasse il maestro riminese.
L’occasione è un incontro con Anselma Dell’Olio, autrice di Fellini degli Spiriti, e Mollica è con lei ospite al Tropea Film Festival. L’aneddotica su Fellini e Mollica comincia nel ricordo spassoso di Paolo Di Giannantonio, collega di Mollica stesso, che – moderatore dell’incontro – ricorda come “…verso le 18/18.30 Vincenzo usciva dalla redazione e cenava con Federico Fellini, poi tornava e cenava con me e Mentana”.
Mollica sprigiona sempre entusiasmo e buon umore sul suo viso pacioso e “famigliare”, sempre guizzante nei dettagli della mimica a lasciar intendere che sia lì in agguato un altro gustoso aneddoto da ascoltare e qui raccoglie l’amarcord del collega e dice: “…allora, raccontiamola bene: Federico arrivava alla redazione del TG1 verso le 18, per cenare insieme, naturalmente suscitando imbarazzo, insomma era ‘Fellini’; io, sempre, dovevo ancora finire il pezzo, e lui mi chiedeva ‘posso venire al montaggio?’, ma io rispondevo ‘meglio di no…’, così lui optava per un ‘…intanto telefono’; dopo un po’ s’avvicinava: ‘posso guardare il pezzo?’ mi chiedeva, e si può immaginare l’umore dei montatori: a quel punto diceva cose come ‘scusa, Vincenzino, ma ti sei accorto che c’è un fiato di troppo?’. Insomma, ciò che ho fatto al TG1, me l’ha insegnato Federico Fellini”.
Ricorda, ancora Di Giannantonio, che Mollica “…arrivò nel 1982, alla redazione Spettacolo del TG1, stava lì con noi agli Esteri, ma naturalmente seguiva la sua passione, con il testimone passato da Lello Bersani”, nome, quest’ultimo che evoca a Mollica un ricordo, ovvero “la prima cosa fatta insieme, lui passato al TG5 – dopo oltre 40 anni di Rai – e io TG1: la Notte gli Oscar, quella in cui vinse Nuovo Cinema Paradiso. Lello mi diede la sua agenda, come eredità, conteneva tutti i numeri del cinema italiano, da Rossellini in là: io mi copiai i nomi – ‘dei vivi e dei morti’, precisa con la consueta ironia il giornalista -, che non si sa mai!”.
Perché Fellini degli Spiriti? e Mollica racconta: “chiesi ad Anselma di fare un film su Federico Fellini per la verità con cui aveva saputo raccontare Marco Ferreri – in La lucida follia di Marco Ferreri -, quindi chi, se non lei, per raccontare un altro grande del cinema italiano? Dopo Fellini – e Zeffirelli, con Franco Zeffirelli, Conformista Ribelle -, che contiene sequenze sul tema, Dell’Olio è adesso al montaggio di un docu-film dedicato a Gustavo Roll.
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