”Gli ultimi giorni passati con mio padre, a Los Angeles, sono stati molto felici. Era venuto alla presentazione del documentario che mia sorella Giuliana ed io abbiamo realizzato su di lui. Quentin Tarantino lo ha abbracciato e voluto sul tappeto rosso. Era contentissimo”: così Vera Gemma ricorda il padre Giuliano, scomparso il 1°ottobre a 75 anni in seguito a un incidente stradale in provincia di Roma e di cui ci saranno i funerali lunedì a Piazza del Popolo a Santa Maria dei Miracoli. Vera lo ricorda ”con amore, come grande professionista e come uomo di grande umiltà. Alla presentazione del documentario (Giuliano Gemma – Un italiano nel mondo) era venuto Quentin a rendergli omaggio – ricorda – e poi avevo anche organizzato un pranzo con John Voight. Avevo predisposto una settimana di incontri per fargli capire quanto questi personaggi lo amassero. Quando è morto ho avuto l’amore e il sostegno di queste persone che lo hanno amato, come ad esempio Ennio Morricone, e che hanno dimostrato amore vero per lui”. ”A marzo dovevamo andare a Buenos Aires per il documentario, che è stato presentato in anteprima al Giffoni Festival”, aggiunge Vera Gemma, che racconta: ”Ci sentivamo tutti i giorni”. E poi: ”Non vorrei essere troppo retorica, ma mi piace ricordare mia madre Natalia (la prima moglie dell’attore) che gli è stata molto vicina, per tutta la vita. Ora sono tornati insieme. E’ stata una grande donna, è stata sua agente, manager, moglie, amica. Non si può parlare di lui prescindendo da lei. Mio padre – conclude – ha chiesto di essere seppellito vicino a lei al cimitero”.
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