Al Ventotene Film Festival My Name is Adil di Adil Azzab è il vincitore della 1a edizione del concorso internazionale #Open Frontiers# riservato a docufilm legati all’Europa, alla legalità, alla cittadinanza attiva, alla democrazia, alla integrazione razziale.
My Name Is Adil è la vera storia del regista che, cresciuto nelle campagne del Marocco come pastore di pecore, decide a 13 anni di ricongiungersi al padre emigrato anni prima in Italia. Il tema del film, emigrazione, integrazione tra culture è stato uno degli argomenti affrontati da Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo, la quale ha ribadito che solo attraverso il rispetto delle diverse culture si può arrivare a una vera integrazione e alla costruzione di una Europa che non sia basata esclusivamente sui pilastri economici.
Non a caso tra le azioni particolarmente a cuore alla parlamentare Costa ci sono i cosiddetti corridoi culturali, delle corsie preferenziali per permettere ai giovani provenienti dai paesi scossi da conflitti, come la Siria, di venire a studiare in Europa tenendoli lontani da rischi di profonde radicalizzazioni.
Silvia Costa aha poi ricevuto il Premio Vento d’Europa che -sotto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo – è nato con l’obiettivo di offrire un riconoscimento internazionale a un artista simbolo di tutta la cultura continentale.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci