Conclusa la diciassettesima edizione de ‘La valigia dell’attore’ che ha visto trionfare sul palco della Fortezza I Colmi, sull’isola sarda La Maddalena, Pierfrancesco Favino, salito a ritirare il Premio Volonté, riconoscimento assegnato ogni anno ai migliori interpreti del nostro cinema italiano.
Un finale che lo ha visto protagonista di un incontro di spirito e contenuti, mediato dai critici e curatori Boris Sollazzo e Fabio Ferzetti, quest’ultimo autore di un saggio su Favino in uscita a giorni (“Pierfrancesco Favino collezionista di anime”, Cosmo Iannone editore). Le molteplici anime dell’attore di fronte a ruoli decisamente impegnativi ma anche la sua versatilità e dote innata all’imitazione gestuale e vocale sono state sviscerate in un esaltante incontro-varietà apprezzatissimo dal pubblico maddalenino, da settimane prenotatosi per un evento che ha confermato il sold out.
“Sono felicissimo di questo Premio perché, come un apprendista che guarda in una bottiglia il Maestro, ho ‘sbobinato’ tutto lo ‘sbobinale’ di Gian Maria Volonté e mi piacerebbe, in segno di continuità, dedicarlo ai miei capolavori presenti in sala, le mie figlie, che sono la cosa più bella che ho fatto finora”.
Questa la commossa dichiarazione dell’attore, che ha ricevuto la barca a vela in rame ideata da Mario Bebbu e realizzata da Umberto Cervo proprio dalle mani della figlia di Volonté, Giovanna, ideatrice ed organizzatrice della manifestazione insieme a Fabio Canu.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci