La Spagna, ormai da tempo, sta producendo serie che riescono ad imporsi, a incuriosire, a suggerire spunti ed essere apripista: Valeria, che debutta oggi su Netflix con l’intera prima stagione, sembra non essere da meno, infatti l’impronta “al femminile” la contraddistingue completamente. Valeria è creata da Aurora Gracià, Almudena Ocaña e Fernanda Eguiarte, sceneggiata da María López Castaño e diretta da Inma Torrente e Nely Reguera.
Una commedia sentimentale, non senza sfumature drammatiche, ingredienti che, quando mescolati al meglio, riescono ad affascinare il pubblico: basata sui romanzi di Elísabet Benavent, la protagonista è Diana Gómez, che, gli appassionati di serialità spagnola, e in particolare de La casa di carta, possono riconoscerla come Tatiana, la fidanzata di Berlino (Pedro Alonso).
Gómez è una delle protagoniste degli 8 episodi: una scrittrice in crisi di cuore e di lavoro, a causa della mancanza d’ispirazione, in ansia da prestazione per scrivere un secondo libro, e un rapporto molto difficile col marito Adrian. L’unica certezza della sua vita è il suo consesso di amiche del cuore, Carmen (Paula Malia), Lola (Silma López) e Nerea (Teresa Riott), un supporto costante e a prescindere. Sono l’amore, il lavoro, il futuro, i sogni, i legami, l’infedeltà, le tematiche universali della serie.
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