La regista Valentina Pedicini si è aggiudicata il premio del pubblico del Festival transalpino Annecy Cinéma Italien con il suo primo lungometraggio di fiction, Dove cadono le ombre, presentato a Venezia 74 nella sezione Giornate degli Autori.
Un film definito dalla giuria del festival “forte, cupo e affascinante”, che racconta, tra flashback e apparizioni, l’infanzia cancellata di Anna, una giovane nomade jenisch, nella Svizzera degli anni ‘70.
Prodotto da Fandango e Rai Cinema, Dove cadono le ombre mette in scena una delle pagine più nere della storia elvetica. Tra il 1926 e il 1975, infatti, il programma Pro Juventute “rieducava” e sterilizzava i bambini jenisch all’interno di istituti e riformatori, a suon di bagni gelati ed elettroshock, al fine di cancellarne le origini di appartenenza.
La protagonista Anna, rimasta a lavorare come infermiera nell’istituto che l’ha ospitata da bambina, diventato oggi un ospizio, accoglie tra i nuovi arrivati la dottoressa aguzzina della sua infanzia, trovandosi faccia a faccia con il suo passato.
Protagonista del film l’attrice Federica Rosellini (classe ‘89), al suo esordio sul grande schermo, accompagnata da Elena Cotta nel ruolo di Gertrud, la dottoressa responsabile delle torture in nome dell’eugenetica.
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