Un Ryan Gosling muscolare e “l’umorismo anni ’80” dei fratelli Russo

Azione senza sosta, spionaggio, esplosioni, e un po’ di umorismo del secolo scorso. Sono questi gli ingredienti su cui punta Netflix nella creazione del suo primo vero franchise di alto – anzi altissimo – profilo. The Gray Man vanta un cast di stelle hollywoodiane come Ryan Gosling e Chris Evans, nell’inedita versione di cattivo, un budget che si aggira intorno ai 200 milioni e i registi di alcuni dei più grandi successi del Marvel Cinematic Universe (e quindi della storia del cinema) come i fratelli Russo,

Ryan Gosling interpreta Court Gentry, detto Sierra Six, una “spia delle spie” chiamato a fare il lavoro sporco senza farsi vedere, da qui la definizione di “uomo grigio”. A metà tra James Bond e Dominic Toretto, l’attore di La La Land è chiamato al ruolo più fisico e muscolare della sua carriera: “Mi sono allenato moltissimo per questo film e ho avuto l’aiuto di una squadra di stunt-men incredibile. – racconta – Ho imparato diversi stili di arti marziali e poi ho avuto come consulente un membro della Delta Force. Ho avuto consigli incredibili: se hai intenzione di andare a dormire, lega il laccio delle scarpe alla porta così se qualcuno entra lo saprai. Sono piccoli dettagli che non sono nella sceneggiatura, ma puoi impararli solo dall’esperienza e che rende davvero speciale il film. Ho corso davvero tanto”.

Antagonista del film è Chris “Captain America” Evans, ex collega psicopatico di Sierra Six che gli mette una taglia sulla testa, rendendolo il target dei più temibili killer di tutto il mondo. “Interpretare un cattivo è sempre più divertente – spiega Evans – Hai più libertà e più battute. Lavorare con i fratelli Russo ti dà un senso di libertà e fiducia. Quando ti fidi dei registi sei più disposto a correre rischi e dare un volto a un personaggio come questo è molto rischioso. È stata un’esperienza davvero gratificante”.

Ma l’azione in questo film non è puramente testosteronica, come testimonia la presenza di Ana de Armas, nei panni dell’agente Dani Miranda, alleata del protagonista. “”Ero davvero entusiasta che i Russo avessero pensato a me. – racconta l’attrice – Quando mi hanno chiamato su Zoom e mi hanno presentato questo personaggio e la storia ero già dentro al progetto. Amo il mio personaggio, la donna che è, il suo background e la sua mentalità. La amo perché è tosta e senza paura”.

The Gray Man vuole essere un connubio di azione e comicità, ispirandosi a franchise di successo degli ultimi decenni del vecchio millennio. Su questo aspetto si esprime lo stesso Gosling: “Ogni volta mi preparo in maniera diversa, a seconda dei registi. I fratelli Russo usano questo procedimento davvero interessante che non avevo mai sperimentato. Prima che iniziasse il film hanno messo la sceneggiatura su un grande schermo. E tutti insieme abbiamo studiato quello che sarebbe successo. Stare tutti sulla stessa pagina ti aiuta a capire davvero che film stai facendo, ed è diventato chiaro che stavamo realizzando qualcosa di simile a ciò con cui sono cresciuto e che amavo negli anni ’80 e ’90, con quel senso dell’umorismo.”

Rumoroso e sopra le righe, il film è pensato per essere fruito in sala. Per questo motivo gli appassionati del genere potranno andare a vederlo in questi giorni in cinema selezionati. Poi bisognerà accontentarsi del piccolo schermo, in quanto il film sarà già disponibile su Netflix a partire dal 22 luglio. Ma, come sottolinea Anthony Russo, non sarà di certo l’ultima volta che avremo a che fare con questo franchise: “Una delle motivazioni per assemblare un cast di questo livello e di avere tutti questi personaggi straordinari – dice il regista – è la speranza di creare un universo in cui poterli seguire uno per uno. Andare avanti e indietro nel tempo rispetto al momento che abbiamo raccontato in questo film. Speriamo che ci siano altre storie da raccontare nel mondo di The Gray Man”.