Teheran: protesta contro la chiusura della Casa del cinema

Sit-in degli artisti che chiedono l'immediata revoca dell'ordine e un colloquio con i responsabili del ministero della Cultura


Gli artisti iraniani  protestano a Teheran, con un sit-in, contro l’ordine di chiusura della Casa del cinema (Khaneye Sinama), fondata nel 1989 e attiva nella promozione dell’arte cinematografica in Iran. L’agenzia di stampa locale ‘Mehr’ riferisce oggi che la Casa del cinema è stata chiusa ieri su ordine del ministero della Guida e della Cultura islamica e che la notte scorsa alcuni artisti si sono radunati di fronte agli ingressi della Casa del cinema per protestare contro la decisione del governo uscente di Mahmoud Ahmadinejad. La protesta è poi ripresa stamani.

Secondo ‘Mehr’, noti cineasti iraniani – come Reza Kianian, Bijan Mirbaqeri, Amir Shahab Razavian e Roya Teimurian- stanno partecipando al sit-in a Teheran insieme a decine di artisti. Gli artisti chiedono l’immediata revoca dell’ordine di chiusura della Casa del cinema e un colloquio in tempi brevi con i responsabili del ministero della Cultura.
Da diversi mesi è in corso un braccio di ferro tra il governo e il Sindacato degli artisti sulla vicenda. Il governo vuole chiudere la Casa del cinema perché ritenuta ormai poco efficiente e solo fonte di ulteriori costi per l’esecutivo.

Javad Shamqadri, presidente dell’Istituto nazionale del cinema iraniano, uomo vicino al presidente uscente Ahmadinejad, ha criticato oggi la protesta degli artisti, sostenendo che la decisione del governo è irrevocabile. Shamqadri ha poi auspicato che, entro le prossime 48 ore, si riesca a raggiungere un compromesso accettabile tra il governo e gli artisti.

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