Manca poco. Alle 14 in punto, i cancelli dell’Eras Tour si apriranno d’innanzi alle migliaia di fan accampati ai piedi di San Siro da inizio settimana. In 130mila dovrebbero giungere al cospetto di Taylor Swift, capace di smuovere un indotto che Milano prevede intorno ai 180 milioni di euro. Quello della pop star non è, infatti, un concerto qualsiasi. Come Timothée Chalamet in Dune, agli occhi del suo popolo – le “swifties” – Taylor è “Lisan al Gaib”, assieme profeta e messia.
Il concerto in programma sabato 13 e domenica 14 luglio, i fan lo conoscono a memoria. L’hanno visto sui social, dove rimbalzano da un anno highlights con tanto di guest star sempre presenti – tra Tom Cruise e Zendaya, tutta Hollywood ha sfilato sotto palco -, poi su Disney+, film concerto più visto nella storia della piattaforma, e infine al cinema, grazie alle proiezioni evento che anche in Italia hanno registrato incassi record. Persino Christopher Nolan ha elogiato il film concerto della pop star, che da almeno un anno appare più grande di chiunque, sopra Hollywood e ai colleghi musicisti. Senza rivali. La passione è tale che quando il film arrivò in streaming, alcuni utenti online si chiesero se per caso fossero presenti cambi di inquadratura tra le due versioni: interessati più che mai a cogliere l’ennesima sfumatura dell’universo Taylor, anzi, della “Taylor’s version”.
Nei momenti salienti dell’Eras Tour, Swift appare al pubblico come una supereroina. Sono statuarie, epiche, riconoscibili – e ripetibili – le pose con cui si ferma a metà palco tra un ballo e l’altro; gesti e liturgie chiare, da vero e proprio fumetto Marvel. Una Captain America per i tempi correnti, ma con quel passato da ragazzina con cui tanto è facile empatizzare, alla Spider-man. C’è appunto anche l’elemento teen, fondamentale per la mitologia delle Swifties. Lo stesso che su Netflix, nelle serie, va per la maggiore. Alcuni fan di Taylor sono adolescenti, ma molti altri approfittano del concerto come di un rito rievocativo, opportunità per immedesimarsi nel ricordo nostalgico di un tempo andato, vivo nelle vicende amorose raccontate dalla cantante.
Non stupisce che internet abbia iniziato da tempo a fantasticare sul possibile ingresso di Swift nel Marvel Cinematic Universe. I personaggi disponibili sono molti e con l’avvicinarsi dell’uscita di Deadpool & Wolverine, nuovo film Marvel in cui sembra possa accadere davvero di tutto, persino la produzione ha dovuto smentire il coinvolgimento della Star. Le voci però su una Swift segreta, che muove le fila anche del cinema, non sono nuove. Di qualche mese fa infatti la teoria secondo cui il film Argylle – in cui per altro appare la pop star Dua Lipa – sarebbe stato scritto proprio da Swift, che per i fan, in qualità di “super”, potrebbe persino essere sceneggiatrice sotto copertura a Hollywood. Argylle non è stato scritto da Swift, anche se sembra che l’abbia profondamente influenzato, e forse questo vale anche di più.
Swift potrebbe però presto sedere dietro la macchina da presa in qualità di regista, ruolo già vestito per ben 18 videoclip musicali da lei realizzati. Si tratterebbe questa volta di un lungometraggio, ancora non confermato ma nell’aria. Un successo già annunciato? Facile crederlo visto i risultati del film-concerto che lei stessa ha deciso di distribuire negoziando direttamente la distribuzione con le varie catene di cinema statunitensi. Sopra a tutti, e senza rivali appunto.
“La prossima è una città dove aspetto da tanto tempo di suonare: Milano!!!”, ha scritto nelle ultime ore sui social Taylor Swift, caricando la distesa di “swifties” italiane e non solo. Numerosi americani sono infatti giunti a San Siro per poter vedere il proprio mito a un prezzo più accessibile, lì dove fuori dall’Europa i biglietti hanno superato anche i 10mila euro. Lungo le file chilometriche fuori da San Siro, in attesa del proprio turno per entrare, ci si chiede quale sorpresa avrà in serbo la cantante per la tappa milanese. Mentre intonano interi album, le “swifties” replicano le pose. Prove generali per il più grande cinecomic del momento, l’Eras Tour, terra di una supereroina che per ora non conosce kryptonite.
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