Studio Ghibli rischia la chiusura

Voci di uno stop, dovuto alle difficoltà finanziarie che la compagnia sta attraversando, smentite dal Giappone. Ci sarà una pausa, ma nessuna chiusura


Il leggendario Studio Ghibli creato dal maestro dell’animazione Hayao Miyazaki (che ha annunciato il suo ritiro come regista nel 2013), non chiude, come avevano preannunciato le voci più allarmistiche, né dice addio alla produzione di film, almeno per ora, ma si prende una “breve pausa”, per capire “cosa fare da qui in poi”. Lo ha spiegato in un’intervista alla televisione giapponese Mbs Toshio Suzuki, per anni presidente (fino al 2008) e anima produttiva dello studio, e ora suo general manager. “Il ritiro di Miyazaki è stato molto significativo”, ha sottolineato Suzuki, parlando del presente e del futuro della Ghibli. Uno stop definitivo alla produzione è una possibilità che si sta valutando, ma per ora, ha precisato il general manager, si procederà con una “ristrutturazione” nell’ottica della generazione futura. “Riguardo il futuro dello Studio, non è impossibile pensare di continuare a produrre (film) per sempre – ha detto Suzuki -. Ma ci prenderemo una piccola pausa per considerare in che direzione andare”. La casa d’animazione è stata fondata nel 1985, dopo il successo di Nausicaa della Valle del vento, da Miyazaki con un altro maestro dell’animazione, Isao Takahata. Miyazaki, spesso anche autore di sceneggiature e coproduttore di altri progetti, vi ha firmato la regia di Laputa – Il Castello nel cielo, Il mio vicino Totoro, Kiki – Consegne a domicilio, Porco rosso, Principessa Mononoke, La città incantata, Il castello errante di Howl, Ponyo sulla scogliera, fino a Si alza il vento (2013), in uscita in Italia come evento dal 13 al 16 settembre distribuito da Lucky Red. Fra le produzioni che comprendono lungometraggi, corti, serie, spot, video, ci sono anche i film di Takahata, dal capolavoro Una tomba per le lucciole (1988) a La principessa splendente (2013), che sarà distribuito in Italia sempre da Lucky Red, fino all’ultimo lungometraggio realizzato finora dalla Ghibli, Omoide no Marnie di Hiromasa Yonebayashi (2014), uscito in Giappone il 19 luglio. 

Le voci di chiusura sono nate dalle difficoltà economiche incontrate da Studio Ghibli. A parte Si alza il vento che ha incassato 114 milioni di dollari solo in Giappone, 5 negli Stati Uniti, gli ultimi titoli Ghibli hanno faticato persino al botteghino nipponico, e Marnie di Yonebayashi, uscito la scorsa settimana in patria, ha fatto meno di quanto ci si aspettasse: 3, 7 milioni di dollari nei primi due giorni.

04 Agosto 2014

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