STAR WARS II

“If you want to see Star Wars: Episode II Attack of the Clones as the filmmakers truly intended it to be seen, you have to see it projected digitally”. Così il regista George Lucas.
Laura Fumagalli, titolare insieme a Piero Fumagalli della sala Arcadia di Melzo, non riesce a trattenere l’entusiasmo: “Per l’anteprima digitale del film Star Wars II nella sala Fuoco e per quella analogica in pellicola nella sala Energia, Lucas in persona ha voluto inviare un messaggio dedicato ai suoi fan e al cinema”, dove il film è stato proiettato ieri. Si tratta, sembra, di uno strappo alla regola: Lucas notoriamente è molto riservato.
Ma il Multiplex di Melzo è un complesso di cinque sale molto particolare, uno dei migliori d’Europa, e Lucas l’ha fatto verificare da alcuni strettissimi collaboratori.
La hall dell’Arcadia si riempie di folla e parte di essa è in costume: Dart Mul, cavalieri Jedi, cacciatori di taglie, molti Anakin Skywalker, principesse Amidala e alcuni tra i più strani alieni della saga di Guerre Stellari. Attendono che si ricrei l’atmosfera magica che si respirava nel 1999 durante l’anteprima dell’Episode I, e probabilmente l’eccitazione che soffia negli ampi spazi di quel futuristico centro di ritrovo, sotto gli occhi di un gigantesco dinosauro e degli androidi da combattimento di Episode II, è senza precedenti. Forse proprio perché stavolta i discorsi dei fan sono attraversati dalla notizia della proiezione digitale. E’ la prima in Italia dopo quella di Atlantis, dell’anno scorso, sempre qui a Melzo. Ma il film della Disney era un’animazione. Non c’è paragone.
In tutto il mondo esistono oggi solo 80 sale digitali (qui la lista: www.starwars.com). Di queste 17 in California e 10 in Giappone, 3 a New York, 2 in Spagna e Francia. Quella di Melzo è l’unica italiana. “La proiezione digitale via satellite non è ancora una realtà; noi abbiamo ricevuto dalla Lucas Film 15 DVD, che abbiamo riversato sul nostro server “Avica” (www.avicatech.com), una sorta di enorme hard disk. Da questo poi è stata proiettata la copia digitale con un proiettore DLP (www.dlp.com), integrazione tra la tecnologia tradizionale della Cinemeccanica e quella video della “Barco” (www.barco.com)”, dice ancora Laura Fumagalli.
E assicura che, quando la proiezione digitale sarà una realtà ovunque, lei non userà la sala se non per contenuti cinematografici.