Paolo Sorrentino, sul palco degli Oscar, quando premiato per La grande bellezza, ha dedicato a Diego Armando Maradona il premio. Paolo Sorrentino s’appresa a girare E’ la mano di Dio – titolo iconico, riferimento alla rete segnata di mano, dunque non regolarmente, da Maradona nei quarti di finale del Mondiale 1986 – film per Netflix ambientato nel capoluogo partenopeo al tempo del goleador argentino.
Quella di Sorrentino per Maradona è più che una passione, è una questione di vita, come lo stesso autore non ha mancato di riferire, eppure Diego Armando ha detto “no” al suo nome nel film, e lo ha fatto sapere con un conguettio del suo avvocato: “Diego Maradona non ha autorizzato l’utilizzo della sua immagine per questo film. Con i nostri colleghi italiani stiamo già studiando la strategia legale per una protesta formale di fronte alla Giustizia per l’uso indebito di un marchio registrato“, ha twittato Matias Morla, seppur il progetto non sia espressamente un racconto sul Pibe de Oro, ma una narrazione biografica del regista stesso.
Nel massaggio dell’avvocato si parla di marchi registrati: non c’è evidenza se si riferisca al nome proprio di Maradona o ad una eventuale registrazione passata de “la mano di Dio”; nell’imminenza delle riprese, annunciate a Napoli in estate, a questo punto “la palla” passa ai legali, per discutere un eventuale accordo, magari economico.
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