Mentre si prepara ad uscire nelle sale italiane – da giovedì 24 ottobre, distribuito da Officine UBU – Sole di Carlo Sironi continua il suo percorso internazionale: un vero e proprio giro del mondo partito dalla 76esima Mostra di Venezia (dove il film ha debuttato in concorso nella sezione Orizzonti), proseguito con la prima internazionale a Toronto e la premiere asiatica a Busan e coronato lo scorso weekend dal Premio del Pubblico nella sezione “Best of Fest” del Pingyao International Film Festival, fondato da Jia Zhangke e diretto da Marco Muller.
Accanto alle partecipazioni festivaliere (solo in questi giorni il film è in concorso a Chicago, Mumbai e al Cinemed di Montpellier), anche Luxbox, la società che si occupa della distribuzione internazionale del film, annuncia i primi successi: Sole è già stato venduto, infatti, in due territori fondamentali come gli Stati Uniti (1844 Entertainment) e la Francia (Les Valseurs), e trattative sono in corso con numerosi altri Paesi.
Sole è una produzione Kino produzioni con Rai Cinema in coproduzione con Lava Films, con il sostegno di Eurimages, Regione Lazio – Avviso Pubblico Attrazione Produzioni Cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020), Polish Film Institute, Torino Film Lab – Production Fund, IMD Südtirol – Alto Adige. Film riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del MiBAC – Direzione Generale Cinema.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci