‘Sicily Jass’: la storia di Nick La Rocca a Salina e Taormina

Sicily Jass – the world’s first man in jazz, diretto da Michele Cinque, dopo essere stato ospitato in alcuni importanti festival internazionali e nazionali torna all'interno di due importanti rassegne


Sicily Jass – the world’s first man in jazz, diretto da Michele Cinque, dopo essere stato ospitato in alcuni importanti festival internazionali e nazionali torna in Sicilia in concorso al Salina Doc Fest e nella rassegna filmakers in Sicilia al Taormina Film Festival.   

Il film, con la partecipazione speciale di Roy Paci e Mimmo Cuticchio, girato tra la Sicilia e New Orleans, prodotto da MRF5 e Ga&a, in associazione con Rai Cinema e in collaborazione con Lazy Film, racconta l’appassionante vicenda biografica di Nick La Rocca e l’incisione del primo disco della storia del jazz.   Dopo il successo riscontrato al Festival dei Popoli di Firenze, al Seeyousound di Torino (dove gli è stata assegnata una menzione speciale) e al Doc Feed di Eindhoven, il film sarà presentato a giugno all’interno di due tra le più importanti rassegne in Italia.

La proiezione a Salina, all’interno del concorso Nazionale Sicilia.doc, è prevista l’8 di Giugno alle ore 16:30 presso il Centro Congressi Malfa. La settimana successiva sarà la volta di Taormina. 


Nato da genitori siciliani (il padre era Girolamo La Rocca di Salaparuta, la madre Vita De Nina di Poggioreale, in provincia di Trapani), emigrati a New Orleans, città che ospita da sempre una grandissima percentuale d’immigrati siciliani provenienti soprattutto da Palermo e Trapani, La Rocca è considerato un pioniere cornettista del jazz classico, poiché è riuscito a portarlo da uno stile regionale ad uno internazionale; la sua arte influenzò quella di artisti come Red Nichols, Bix Beiderbecke e Phil Napoleon. Suo padre Girolamo, pur essendo anch’egli cornettista, disapprovava la passione che il figlio aveva per lo strumentoe per la musica jazz: infatti, solo dopo la morte del padre avvenuta nel 1904, Nick ancora quindicenne cominciò dare libero sfogo alla propria passione. Carriera Le sue prime composizioni le suona davanti alla cassiera del teatro vicino casa sua; solo nel 1916 entra a far parte del gruppo di Johnny Stein, che in seguito divenne la famosissima Original Dixieland Jass Band, che prese poi il nome di Original Dixieland Jazz Band, di cui divenne il leader. Il gruppo, anche a causa di problemi di personalità che affliggevano Nick, venne sciolto varie volte. Molti sono i musicisti noti che suonarono nell’orchestra: da ricordare due chitarristi, Johnny Saint Cyr e l’italiano Michele Ortuso.

Nick con il suo gruppo compose moltissimi brani tra cui Dixieland Jass One Step e Livery Stable Blues pubblicati dalla RCA Victor, e la famosissima Tiger Rag che catturò milioni di ascoltatori e offerte da tutti gli USA. Nel 1919 la Original Dixieland Jazz Band si esibì a Londra come orchestra ufficiale della Victory Ball per festeggiare al Savoy Hotel la firma del Trattato di Versailles, che pose fine alla prima guerra mondiale: la band suono davanti la famiglia reale di Giorgio V che ne rimase estremamente affascinato; nello stesso anno furono incisi 17 brani per la Columbia Britannica. Nel 1920 fece il suo rientro trionfale a New York dove continuò il suo successo, finché nel 1922 cominciò a manifestarsi un forte movimento contro il jazz: Nick e la sua band decisero di trasferirsi ad Harlem dove le leggi anti-jazz furono approvate solo nel 1925, anno in cui decise di sciogliere il gruppo.

Per ben 10 anni sospese ogni attività musicale, riprese solo nel 1936: continuò la sua carriera per altri due anni finché nel 1938 decise di sciogliere la band definitivamente; nello stesso anno, l’ormai cinquantenne Nick, che si considerava il creatore del jazz e il Cristoforo Colombo della musica, conobbe Ruth, una giovane ragazza di 20 anni, i due si sposarono ed ebbero ben 6 figli tra i quali solo James Dominik continua ancora oggi la carriera del padre.

Sofferente di cuore, morì a New Orleans nel 1961 all’età di 72 anni.

07 Giugno 2016

Taormina 2016

Taormina 2016

Jeremy Renner. Fare l’attore? Ve lo sconsiglio

In procinto di girare un biopic su Steve McQueen, oggi l'attore è al Taormina Film Fest per una masterclass non manca di parlare della tragedia di Orlando e dell'uso delle armi negli Usa. Nato a Modesto, in California, maggiore di cinque figli, origini irlandesi e tedesche, un fisico palestrato perfetto per il film d'azione (da The Bourne Legacy a Captain America: Civil War), Renner scoraggia chi aspira a fare l'attore: "Lo so che a vederlo da fuori sembra una cosa, ma vi consiglio di fare altro. E' un vero e proprio lavoro. Io sono stato fortunato, ma ci vogliono anche tanta fatica e passione. Fatelo solo se siete portati per entrambe le cose"

Taormina 2016

Oliver Stone: Clinton o Trump, per la guerra poco conta

Quanto ha pesato la politica estera americana sulla rivoluzione in Ucraina e sui fatti del febbraio 2014 conosciuti come Euromaiden? Come dimostra il documentario Ukraine on fire di Igor Lopatonok, film di cui Oliver Stone è coproduttore e autore delle interviste passato oggi al Taormina Film Fest, moltissimo. E così non a caso il regista di Platoon risponde alla domanda sul peso della politica estera sui fatti internazionali: "Quello che succederebbe se fosse eletto Clinton o Trump conta poco"

Taormina 2016

Fabrizio Gifuni: Mastroianni e Volonté i miei maestri

L'attore, ospite di un campus a Taormina, è il protagonista, insieme a Emmanuelle Devos, di Dove non ho mai abitato di Paolo Franchi

Taormina 2016

Maria Grazia Cucinotta produce una commedia cino-sicula

L'attrice è anche l'interprete di C’è sempre un perché di Dario Baldi, una coproduzione Italia Cina presentata fuori concorso a Taormina. In futuro tre nuovi progetti di coproduzione con la Cina


Ultimi aggiornamenti