Sicilia Queer, apre ‘Problemista’ con Tilda Swinton

Presentata la 14ma edizione del Sicilia Queer Festival, in programma dal 25 maggio al 31 maggio con 74 titoli in selezione


Quattordicesima edizione per il Sicilia Queer filmfest, che comincerà sabato 25 maggio per 7 giorni consecutivi di programmazione tra il Cinema De Seta e altri spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, fino al 31 maggio. Un festival che è esplicitamente dedicato quest’anno a due attivisti palermitani scomparsi negli scorsi mesi, Rosi Castellese e Luigi Carollo, partigiani per la difesa dei diritti delle persone e costruttori infaticabili di ponti e relazioni, che il festival intende omaggiare con il suo lavoro.

La selezione del Sicilia Queer 2024 comprende un totale di 74 titoli (4 anteprime assolute e 30 anteprime nazionali), 63 dei quali saranno presentati durante le date del Festival, mentre 11 hanno accompagnato gli appuntamenti di avvicinamento a questa edizione – gli ultimi due, un omaggio a canecapovolto e Alberto Grifi in collaborazione con l’Associazione Corrente e l’anticipazione della sezione Eterotopie con la presentazione de La strada dei Samouni di Stefano Savona alla presenza del regista, in dialogo con Paola Caridi e Serena Marcenò, sono in programma giovedì 16 maggio (ore 18.30, ex Cinema Edison) e venerdì 17 maggio (ore 20, Cinema De Seta).

L’apertura ufficiale del Sicilia Queer – fissata per sabato 25 maggio, alle ore 21 presso il Cinema De Seta – è affidata all’anteprima nazionale di Problemista (2023), una surreale, strabordante e stralunata commedia prodotta dalla due volte Premio Oscar Emma Stone e interpretata da un’attrice di culto come Tilda Swinton, che guida l’esordio cinematografico dell’attore comico candidato a quattro Emmy Awards Julio Torres. Una specie di incrocio impossibile tra Charlie Kaufman e Wes Anderson che divertirà molto il grande pubblico. Problemista sarà anticipato dalle prime proiezioni del SQFF2024, e dalla performance dedicata a Goliarda Sapienza Autobiografia delle contraddizioni, firmata da Alma Palacios e Manon Parent nel centenario della nascita della scrittrice (ore 19.30 – esterno del Cinema De Seta).

Il programma del Festival prevede 8 lungometraggi per la sezione competitiva Nuove Visioni, sparsi per i 4 angoli del mondo (America, Africa, Asia ed Europa); un viaggio nei confini fra documentario e cinema di genere, fra inchiesta e thriller esplorativo, fra performance, re-enactment e Cinéma Vérité; una selezione che indaga il mistero dell’alterità abbracciandolo all’insegna del dialogo e del confronto. Sono invece 10 i cortometraggi in concorso per la sezione Queer Short, che seguono le traiettorie di un percorso segnato dalle categorie del pensiero transfemminista, all’incrocio tra memoria personale e dimensione collettiva, in cui i ricordi intimi si fanno archivio pubblico, mentre la dimensione del corpo – e della precarietà di certe identità davanti a una legge vieppiù violenta e sempre meno giusta – è indagato nella sua morfologia e nella sua intrinseca disposizione a essere dispositivo del desiderio, giungendo fino a ridefinire i discorsi sul sex work.

Una retrospettiva integrale e in anteprima nazionale – in collaborazione con Lago Film Fest – scandaglia per la sezione Presenze il cinema del regista argentino Matías Piñeiro, cineasta libero e cantore dell’amore, amato dai cinefili di tutto il mondo e capace di creare un corpus di opere uniche nel loro genere. Il regista sarà presente a Palermo per presentare i suoi film, a partire dall’anteprima nazionale dell’atteso tú me abrasas (2024), ispirato ai Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.

Tra i 25 film fuori concorso della sezione Panorama Queer non mancheranno gli omaggi a Paul Vecchiali e Laurent Achard, alla presenza del loro comune attore Pascal Cervo, ma anche anteprime nazionali come quella di Un prince di Pierre Creton, direttamente da Cannes 2023, Baldiga – Entsichertes Herz di Markus Stein dalla Berlinale 2024, o il provocatorio e surrealista musical Photo Booth del canadese John Greyson. Da segnalare inoltre le anteprime assolute dei film di Alice Malingri (Novanta giorni, che parla di aborto a Palermo), Beatrice Indelicato e Margherita Orsini (David, su uno spogliarellista di Misilmeri), provenienti dal Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Sicilia.

E ancora, alla presenza del direttore della Cineteca Svizzera Frédéric Maire, l’omaggio al regista svizzero Daniel Schmid previsto dalla Carte postale à Serge Daney, con la proiezione della copia restaurata di The Written Face (1995), di La Paloma (1974) e di Mirage de la vie: Portrait de Douglas Sirk (1983); e quello al cinema di Paul Morrissey e Andy Warhol per le Retrovie italiane curate da Umberto Cantone, alla presenza dell’attrice Stefania Casini.

La sezione Eterotopie, a cura quest’anno di Paola Caridi, guarda inevitabilmente alla Palestina; mentre il Premio Nino Gennaro sarà consegnato alla regista tedesca Monika Treut, che dialogherà con la critica cinematografica Federica Fabbiani.

Someplace in Your Mouth – il trailer originale che accompagnerà questa edizione del SQFF – è realizzato dai registi inglesi Beatrice Gibson e Nick Gordon.

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11 Maggio 2024

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