Lo studio dello psicologo è una location privilegiata dagli sceneggiatori, soprattutto da quelli statunitensi, in quanto il meccanismo della terapia è ideale per mettere in scena facilmente ed efficacemente i conflitti dei personaggi. Dopo il successo internazionale di In Treatment – adattata in diversi paesi tra cui l’Italia – e la recentissima serie thriller The Patient, arriva su Apple Tv dal 27 febbraio Shrinking, la prima serie dramedy che gioca su una semplice verità: anche gli psicologi hanno i loro problemi.
Jason Segel interpreta Jimmy, uno psicoterapeuta che deve superare la recente scomparsa della moglie mentre prova a recuperare il rapporto ormai deteriorato con la figlia adolescente. Quello che ci appare all’inizio di Shrinking – sapientemente raccontato dal punto di vista “esterno” della vicina, della figlia e dei pazienti – è il ritratto di un uomo spezzato, o meglio “bloccato” (parola cardine in tutte le sue sedute) nel suo lutto. Il terapeuta sembra avere perso la rotta, tanto da mettere in crisi anche il suo stesso mestiere: come può una persona clinicamente depressa prendersi cura della sanità psichica altrui? È questo il problema che Jimmy deve fronteggiare insieme ai suoi due fidati colleghi, interpretati da Jessica Williams e – rullo di tamburi – Harrison Ford, il cui personaggio svolge un cruciale per quanto conflittuale ruolo paterno.
Il punto di svolta arriva quando, esasperato da una paziente cocciuta e dai postumi di una sbornia, decide di tradire la prima regola di un buon psicologo: dire – o meglio gridare – alla persona che hai in cura esattamente quello deve fare. Questa intrusione per nulla etica e professionale nella vita della paziente provocherà degli effetti positivi che convinceranno Jimmy a stravolgere il suo approccio terapeutico, sperimentando delle modalità più dirette che lo porteranno a “sporcarsi le mani” al di fuori del suo confortevole e patinato studio. Si trasformerà, insomma, in una sorta di supereroe: un “vigilante della psiche”. A beneficiare di questo nuovo approccio sarà in primis un ragazzo afroamericano (Luke Tennie) con grossi problemi di controllo della rabbia, che entrerà prepotentemente nella vita di Jimmy.
Ciò che si evince fin da subito è che Shrinking ha tutto il potenziale per coniugare in maniera agrodolce argomenti seri come il lutto, la violenza, la tossicodipendenza con un tono smaccatamente da comedy, tenuto in piedi in primis dal protagonista Jason Segel – qui in veste anche di co-autore al fianco di Bill Lawrence e Brett Goldstein, che mette in mostra quella straordinaria fisicità e quel tempo comico che caratterizzano la sua recitazione fin dai tempi di How I Met Your Mother. Una serie che non vuole prendersi troppo sul serio, ma che non si esime dalla responsabilità di scavare nelle emozioni dei propri personaggi, senza condiscendenza, ma al tempo stesso cercando di veicolare messaggi positivi. Insomma, esattamente come accade in una buona seduta dallo psicoterapeuta.
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