Un’edizione nata nell’occhio del ciclone sanitario, e che s’andava definendo proprio nelle settimane della quarantena più rigorosa, eppure ShorTS International Film Festival – spirito sempre entusiasta e affidabile – ha saputo confermare densità di contenuto e bellezza di visione anche in questa annata completamente digitale – grazie alla piattaforma MYmovies – formula che ha riscontrato grande successo: oltre 100mila visualizzazioni da tutta Italia. “Questa modalità di svolgimento e visibilità online del Festival, nata da una decisione un po’ sofferta ma da subito convinta della sua necessità, causa l’emergenza sanitaria mondiale, alla fine è risultata un percorso che ci soddisfa molto grazie al considerevole aumento del nostro pubblico. È un risultato su cui vogliamo riflettere per costruire il futuro di ShorTS, perché crediamo non si possa prescindere da questo tipo di fruizione di proiezioni e dialoghi con i talents, che sarà da affiancare e correlare alla ritrovata modalità fisica e tangibile di svolgimento del Festival”, hanno dichiarato la direttrice Chiara Valenti Omero e il co-direttore Maurizio di Rienzo.
La Lombardia è stata la Regione che ha seguito maggiormente il Festival online, sulla cui scia s’annoverano Friuli Venezia Giulia e Veneto. 13 Paesi del mondo – tra cui Algeria, Australia, Svezia, Regno Unito, Honduras, Germania, Stati Uniti, Nepal, Colombia, Argentina, Slovacchia e Canada – sono stati pubblico virtuale delle visioni dei cortometraggi internazionali.
I premi e i premiati di ShorTS 2020, sempre ricercatore e vetrina di panorami non scontati, sono:
per la sezione dedicata ai più piccoli, SHORTER KIDS’N’TEENS, All in Good Time di Bonnie Dempsey (Irlanda, 2018), Miglior Cortometraggio Kids, premio Shorter Kids; e Rain di Piotr Milczarek (Polonia, 2019), Miglior Cortometraggio Teens, premio Shorter Teens.
La sezione MAREMETRAGGIO, dedicata ai cortometraggi internazionali, con la Giuria composta dalla nostra Alessandra Pescetta, con Assaf Machnes e Jukka-Pekka Laakso, ha scelto She Runs di Qiu Yang (Cina, Francia 2019), come Miglior Cortometraggio, premio EstEnergy-Gruppo Hera: “Il respiro della fatica, della pressione psicologica, dei pensieri silenziosi di una giovane atleta diventano un macigno sulle sue ginocchia che non vogliono continuare la corsa. Il dilemma è proseguire contro ogni desiderio o deludere le aspettative famigliari e scolastiche. I toni acidi della splendida fotografia rispecchiano i pensieri autodistruttivi della ragazza, e sublimano l’atmosfera tesa e drammatica. Il regista, con un linguaggio sottile e poetico, ha saputo far immergere lo spettatore in uno spaccato di vita quotidiana con inquadrature e movimenti di macchina che escludono il superfluo e sembrano penetrare la protagonista, carezzando i suoi stati d’animo fino a toccarne le ossa.”
Una prima Menzione Speciale a Exam di Sonia K. Hadad (Iran, 2019): “Un corto che mette insieme una storia semplice ma rilevante, una regia eccellente, un montaggio meticoloso e una performance davvero ben riuscita della sua protagonista principale. La storia di una giovane ragazza intrappolata tra una società repressiva e lo sfruttamento da parte del padre ci permette di vivere uno spaccato della sua vita e delle vite di troppe persone nella sua stessa condizione.”
E una seconda a Stay Awake, be Ready di Pham Thien An (Vietnam, Corea del Sud, USA, 2019): “Una menzione speciale della Giuria, per la sua originale riflessione sulla condizione umana. Il film è contemporaneamente naturale e costruito, personale ed alienato, allarga l’inquadratura per completare l’immagine nel seguire piccoli pezzi di vita e la sua fragilità. Grazie a questo strano insieme di contraddizioni, il film riesce a dipingere un quadro semplice ma caotico che fa riflettere.”
Il Miglior Cortometraggio Italiano, premio AcegasApsAmga, a Il primo giorno di Matilde di Rosario Capozzolo (Italia, 2019). “Dato l’alto livello dei cortometraggi in Concorso, la scelta non è stata semplice e ha richiesto un importante dibattito da parte della Giuria che si è rivelata estremamente coinvolta nella scelta del vincitore: il risultato al termine della votazione non ha però sorpreso, mettendo in accordo tutti i giurati sui meriti del corto che ha infatti la capacità di tenere alta la tensione con un certo pathos e una sottile, malinconica, ironia. Ha inoltre saputo affrontare il delicato tema del rapporto fra padre e figli, intrecciando in filigrana anche il piano della crisi di identità maschile.In conclusione, per la delicatezza e l’originalità con cui vengono raccontati temi estremamente profondi; per la tecnica narrativa che accompagna lo spettatore in continue nuove prospettive, rivalutando i personaggi incontrati, e per i dialoghi che riescono a far commuovere e sorridere nell’arco di pochi minuti fino agli stessi titoli di coda”.
Mentre, il Miglior Cortometraggio Non Distribuito, premio Prem1ere Film, è Figurant di Jan Vejnar (Francia, Repubblica Ceca, 2019).
Miglior Montaggio Italiano, premio AMC, a Il nostro tempo di Veronica Spedicati (Italia, 2019), “Perché, con rigore e semplicità, gestisce i diversi piani del racconto senza indulgere in compiacimenti formali”.
Con una Menzione Speciale per A colloquio con Rossella di Andrea Andolina (Italia, 2019), “Per come, attraverso un utilizzo programmatico e formalmente accurato del piano sequenza, riesce a ben gestire il racconto manipolando accuratamente lo spazio e il tempo”.
Infine, il Miglior Cortometraggio votato dal Pubblico di MYmovies, premio Trieste Caffè, dedicato a Lost & Found di Andrew Goldsmith, Bradley Slabe (Australia, 2018).
La sezione SCIENCE&SOCIETY, in collaborazione con ESOF 2020, e la Giuria di Anna Menini, Paola Rodari e Erika Rossi, ha scelto Absence of Light di Beatrice Aliné (Germania, 2019), Miglior Cortometraggio, premio ESOF 2020. “Grazie ad un utilizzo sapiente del montaggio e della tecnica del found footage, dove la costruzione narrativa è lasciata all’elaborazione delle sole immagini e dei suoni, Absence of light ci fa vedere il mondo con gli occhi della Scienza. Vediamo il macroscopico e il microscopico, nella loro immane diversità ma anche nella loro coesistenza. Natura, società e scienza dialogano e interrogano chi guarda, lasciando ad ognuno le proprie risposte”.
Menzione Speciale per Story di Jola Bańkowska (Polonia, 2019): “Con una grande capacità inventiva ed una grafica semplice ed accattivante, Story sottolinea il lato disumano e a volte violento dell’uso della tecnologia digitale, mostrandoci con grande ironia che non c’è più certezza tra dove finisce lo schermo e dove inizia il mondo reale”.
La sezione NUOVE IMPRONTE, dedicata a lungometraggi di autori emergenti, quest’anno per la prima volta cercati anche oltre confine, e votati dalla Giuria di Linda Caridi, Fabio e Damiano D’Innocenzo e Elisabetta Olmi, ha premiato doppiamente Faith di Valentina Pedicini (Italia, 2019), rispettivamente Miglior Lungometraggio, premio Nuove Impronte, e Miglior Sceneggiatura, premio ANAC. “Per una poetica aspra e incredibilmente ‘a fuoco’, per aver saputo raccontare una storia di buio con lucente tenerezza, muovendo un intimo e appassionato dibattito”, la motivazione al primo riconoscimento. Mentre il premio per lo scritto parla di “icasticità del segno e potenza simbolica della situazione, dei destini estremi, nei quali la regista si aggira senza giudicare i soggetti della sua acuta osservazione, senza sovrapporre una tesi alla forza dei fatti e dei personaggi, che possono ispirare un interessante pellicola di finzione”.
La Miglior Produzione, premio AGICI, è stata riconosciuta a Tony Driver di Ascanio Petrini (Italia, Messico 2019), con una Menzione Speciale per Tutto l’oro che c’è di Andrea Caccia.
Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, nella Giuria di Paola Casella, Adriano De Grandis e Sergio Sozzo, ha assegnato il premio SNCCI a Los fantasmas di Sebastiàn Lojo (Guatemala, Argentina 2020): “Per la maniera in cui Città del Guatemala si insinua tra le immagini donandoci la percezione tangibile di un’inquietudine sospesa che si muove tra le ombre, gli angoli e i tetti della capitale. Fantasmi quanto mai pulsanti e persistenti di un blues metropolitano che piano piano si svela in realtà come uno spiritual di ascensione, in una coda libera che apre il cuore e lo sguardo al di là della notte e dell’asfalto”.
Inoltre, Menzione Speciale per The Trouble with Nature di Illum Jacobi (Danimarca, Francia 2020), “Per la capacità di raccontare in chiave sottilmente ironica il divario fra Natura e Cultura attraverso il contrasto fra due figure simboliche: il filosofo Edmund Burke, algido e ossessionato dalla ricerca del Sublime, e la sua domestica, un’indigena di umili origini ma di grande capacità di vivere in armonia con ciò che la circonda. Per il modo garbato e sagace di trattare argomenti di grande attualità: la disparità sociale ed etnica fra individui e classi, il rapporto fra uomo e ambiente, ma anche quello fra maschile e femminile, fra pensiero razionale e istintiva spiritualità”.
Infine, Miglior Lungometraggio votato dal Pubblico Online, premio MYmovies, anch’esso a The Trouble With Nature di Illum Jacobi.
Masterclass a ShorTS con il regista de La solitudine dei numeri primi e L’amica geniale: l’occasione dell’incontro del 9 luglio è stata anche per la consegna del Premio Cinema del Presente 2020
Premio Prospettiva da ShorTSIFF, come talentuosa promessa del cinema italiano, al protagonista esordiente di Tutto il mio folle amore: Pranno è stato, inoltre, al centro di una Masterclass online e sarà prossimamente interprete di Security di Peter Chelsom
La prima Masterclass di ShorTS International Film Festival ha visto protagonista Elio Germano, insieme al produttore e art director Omar Rashid: nella chiacchierata, anche il racconto di Segnale d’allarme, la trasposizione in VR da un’opera teatrale scritta da Chiara Lagani, a settembre a Trieste e al Mittelfest di Cividale del Friuli
La sezione di ShorTS dedicata ai lungometraggi del cinema emergente, da quest’anno – per la prima volta – cercato anche oltreconfine: su MYmovies 7 opere, di cui 4 italiane, per il concorso curato - e qui commentato - da Beatrice Fiorentino. La giuria: Linda Caridi, Elisabetta Olmi e i fratelli D’Innocenzo