TAORMINA – “Sono molto emozionata di fare questo annuncio: il comune di Roma mi ha offerto di tenere una mostra personale al Museo dell’Ara Pacis a novembre. Lì potrò esporre i miei lavori, sono eccitatissima e sono impegnatissima per essere pronta. Mi auguro che voi veniate a vederla” è così che Sharon Stone ha rivelato alla stampa il suo prossimo progetto artistico che la vedrà protagonista in Italia. La popolare attrice è ospite del 70° Taormina Film Festival, dove stasera riceverà il Cariddi d’Oro alla Carriera al Teatro Antico.
“Ho sempre pensato di essere un’artista a 360 gradi. – ha raccontato nella conferenza stampa – Scrittrice, pittrice, attrice, ho preso lezioni di canto, non sono così brava, lo sono abbastanza con la danza, se voleste ingaggiarmi come ballerina sarei contenta. Mi considero molto fortunata, ho sempre dipinto, da bambina e anche da adulta, tutti i tipi di pittura, scultura, gioielli. A NY lavoravo come modella e dipingevo, poi però fare l’attrice è diventato un lavoro impegnativo che ha sottratto tempo alla mia passione. Con il covid ho ricominciato”.
“Sono felice e grata di essere qui. Semplicemente di essere qui, viva, di lavorare, capace di processare queste domande. – ha esordito la diva, facendo riferimento alla grave emorragia cerebrale che l’ha ridotta a fin di vita nel 2001 – La mia carriera è più della mia filmografia, più dei film in cui stono stata fortunata a lavorare. Il mondo è cambiato dinamicamente dal 1992 (anno di uscita del film che l’ha resa celebre in tutto il mondo, Basic Instinct ndr.), alcune cose sono cambiate in meglio e altre mi fanno preoccupare riguardo al futuro. Durante questo vita di risultati che ho ottenuto quello più importante sono i rapporti che ho instaurato a livello globale. Ho imparato che l’integrità artistica non cambia mai, così non dovrebbero cambiare i valori che per noi sono importanti”.
Inevitabilmente si è parlato di ciò che sta accadendo negli Stati Uniti, in vista delle prossime elezioni. “Grazie a Dio non sono una politica. Ogni paese storicamente in cui qualcuno vuole diventarne padrone e in molto casi le persone lo fanno. Abbiamo visto come queste cose succedono e come il popolo si riprende il proprio Paese pacificamente o con la forza. Sono sempre stata un’americana orgogliosa e amo molto il mio Paese. Sono molto preoccupata per quello che sta accadendo negli USA in questo momento. Per la prima volta nella mia vita, assistiamo a qualcuno che si candida ad una carica importante basandosi su una piattaforma di odio e oppressione. Non siamo il primo e non saremo l’ultimo Paese a confrontarsi con questo, ma mi piace credere che gli Stati Uniti dimostrino le qualità per cui ci siamo sempre alzati a difesa: indipendenza, coraggio, dignità. Spero che tutti gli altri Paesi stiano accanto a noi in questo periodo difficile. Grazie per avere espresso le vostre preoccupazioni per quella che è la nostra attuale condizione, perché sono sicura che queste elezioni avranno ripercussioni anche su di voi”.
L’attrice sente la responsabilità della sua popolarità, per questo si è sempre prodigata per attività benefiche, anche prima della malattia. “Non credo che sia un obbligo per le persone dedicarsi ad attività benefiche. È una cosa che devi trovare dentro di te: alcune persone che sono naturalmente portate verso gli altri e altre meno. Un dovere delle persone che hanno la fortuna di essere illuminate dalla fama è di comportarsi in maniera responsabile. Diverso è se le persone iniziano a prendere decisioni che riguardano gli altri. Una cosa è sostenere un politico o una causa, un’altra è iniziare a prendere decisioni che hanno effetto su gruppi di persone di cui non facciamo parte”.
Spazio anche per parlare dell’evoluzione dell’industria cinematografica, che Sharon Stone trova profondamente cambiata: “30 anni fa c’erano più generi ora invece si fanno questi film giganteschi da 200 milioni di dollari. Prima costavano 50-60 milioni e c’erano film molto meno costosi. Oggi le piattaforme stano prendendo il sopravvento e non credo che sia una cosa negativa, si stano tornando a realizzare tutta una serie di film diversi”.
Sharon Stone è stata la donna che ha sconvolto il mondo con un semplice accavallamento di gambe. Non si può avere anche il suo punto di vista sul modo in cui il sesso e l’erotismo viene rappresentato, ormai sempre più frequentemente ed esplicitamente, sul grande e sul piccolo schermo. “Credo che stia diventando sempre più comune nel cinema e in tv ed è un processo naturale. Grazie alla presenza di donne dietro la macchina da presa, registe, sceneggiatrici, produttrici, montatrici, ci sono meno uomini che scrivono le proprie fantasie, donne che sono costrette a rappresentarle e critici che devono verificare se queste lo abbiano fatto in modo corretto. Il sesso è qualcosa di naturale, se non lo fosse nessuno di noi esisterebbe. Lo fanno tutti, anche in natura, è come l’acqua, l’aria, la polvere. È sempre stato visto come una cosa sporca perché veniva raccontato dal punto di vista maschile. Credo che si sta tornando alla normalità”.
Intervista a Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano e Riccardo Antonaroli
Dopo aver ritirato il Nastro D'Argento Speciale 2024, il regista siciliano ha presentato a Taormina il documentario del 1982 dedicato al celebre pittore, suo concittadino
Intervista al regista Arnaud Desplechin
I due attori interpretano una coppia di sposini alle prese con una movimentata prima notte di nozze. Presentato a Taormina, Finché notte non ci separi di Riccardo Antonaroli uscirà nelle sale il 29 agosto