È morto il celebre vignettista, giornalista e regista Sergio Staiano, noto per avere creato il personaggio di Bobo e per essere stato il direttore dell’Unità. Aveva 83 anni. Considerato uno dei più grandi esponenti della satira politica italiana, si è distinto anche come regista cinematografico, dirigendo due pellicole: Cavalli si nasce nel 1988 e Non chiamarmi Omar nel 1992. Quest’ultimo, girato a Cinecittà, è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ottenendo un tiepido riscontro della critica nonostante un cast ricco composto da attrici come Ornella Muti e Stefania Sandrelli.
Come disegnatore esordisce nel 1979 pubblicando sulla rivista di fumetti ‘Linus’, all’epoca diretta da Oreste Del Buono, le sue prime strisce satiriche in cui compare il personaggio di Bobo, sorta di alter ego dell’autore ma anche ritratto di una generazione sessantottina alle prese con le perplessità e i turbamenti prodotti dalle trasformazioni sociopolitiche del Paese. In seguito le vignette di Bobo – con cui Staino si è fatto interprete dei sentimenti, delle ansie, delle speranze del popolo della sinistra prima e dopo la scomparsa del Partito comunista e con i suoi eredi (Pds, Ds, Pd) – sono apparse su molte altre pubblicazioni: da ‘L’Unità’ a ‘Il Corriere della Sera’, da ‘Il Messaggero’ a ‘La Stampa’, passando per ‘Il Venerdì di Repubblica’, ‘L’Espresso’, ‘Panorama’, “Cuore”, “Tv Sorrisi e Canzoni”, “Tango”, “Smemoranda”. Le strisce di Bobo sono state raccolte anche in volumi da Milano Libri, Rizzoli e Feltrinelli.
Vera e propria icona del cinema horror, Todd ha interpretato anche Kurn nella serie di Star Trek. Aveva 69 anni
Si è spento a 91 anni uno dei personaggi più influenti del mondo della musica, produttore dell'album Thriller di Michael Jackson e compositore di colonne sonore per registi come Spielberg, Pollack e Peckinpah
L’attrice è morta a 79 anni, aveva rivelato di essere affetta da sclerosi multipla. Candidata all'Oscar per il suo ruolo in Tootsie accanto a Dustin Hoffman, ha lavorato con numerosi grandi registi
La Biennale di Venezia ricorda il critico cinematografico che fu direttore del settore Cinema e Spettacolo Televisivo dal 1974 al '76