Il Comitato del SalinaDocFest annuncia i nomi delle Giurie e le categorie di premiazione della XVI edizione del Festival Internazionale del Documentario Narrativo, dedicata al tema “Diaspore, Incontri e Metamorfosi”. Dodici i documentari in gara selezionati nel 2022: sei per il Concorso Internazionale che si terrà alla Casa del Cinema di Roma dal 30 giugno al 3 luglio e sei per il Concorso Nazionale Isole.Doc che si terrà a Salina (Eolie) dal 15 al 18 settembre.
La Giuria Ufficiale che il 3 luglio a Roma assegnerà il Gran Prix Internazionale al Miglior Documentario SDF 2022 sarà composta da Laura Delli Colli (Presidente), Gioia Avvantaggiato e Igiaba Scego. Una particolare attenzione sarà dedicata alla partecipazione del pubblico più giovane. Al palmares della kermesse romana del festival si aggiunge infatti il Premio degli Studenti Dams Roma Tre, coordinati da Ivelise Perniola. Mentre il Premio SIGNUM al Miglior documentario del Concorso Nazionale SDF 2022, intitolato “Isole.Doc”, sarà deciso da una giuria di giovani coordinati dalla presidenza di Roberto Andò.
Online il bando di Concorso – con dead line il 24 luglio – dedicato a documentari e documentaristi legati alle isole italiane, che in questo momento si stanno rivelando portavoce mondiale di un nuovo rapporto tra uomo e natura, e di un nuovo modello di eco sostenibilità.
La scaletta delle premiazioni della XVI edizione del Festival sarà completata – sempre a Salina tra il 15 e il 18 settembre – da una ricca serie di riconoscimenti: il Premio SIAE, assegnato ad un film scelto tra i più significativi della stagione 2021/22, il Premio Ravesi Dal testo allo Schermo, dedicato al mondo della Letteratura, il Premio Irritec, destinato a una grande personalità del cinema italiano, e il Premio Wilmar, che sarà consegnato a un ospite cinematografico d’eccellenza.
“In uno scenario drammatico come quello della guerra che stiamo vivendo – dichiara Giovanna Taviani – con il titolo Diaspore Incontri e Metafore vogliamo lanciare, dal nostro Mediterraneo, un invito alla riflessione sulla pluralità e il molteplice. L’immagine di Cris Toala Olivares che abbiamo scelto per raccontare il festival di quest’anno ci restituisce l’idea di un percorso, di un viaggio ‘ulissiaco’ dalla propria terra di origine a nuovi lidi lontani, che trasformano l’identità dell’uomo in un faccia a faccia con la natura, verso una feconda ‘metamorfosi’ che lo rende libero”.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
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