“È una firma importantissima da parte del ministro Franceschini: conferma che l’industria di produzione originale indipendente di cine-audiovisivo è strategica per il nostro Paese. La crescita del prodotto di ambizione internazionale è basata sulla capacità di garantire esclusive agli investitori di tutto il mondo, che stanno dimostrando grande interesse per il nostro prodotto. La diversità culturale per i consumatori europei è l’obiettivo dell’intero settore, e si può concretizzare solo grazie al tessuto industriale fatto di PMI, produttori e distributori che lavorano su base territoriale e che lavorano in network, portando le nostre opere in tutti i Festival e mercati più importanti. L’Italia conferma la sua grande capacità artistica e la possibilità di crescere con un’industria che offre all’Europa e al mondo i suoi talenti”.
Questa la dichiarazione a caldo del presidente dell’ANICA, Francesco Rutelli, dopo la firma a Parigi di una dichiarazione congiunta del ministro dei Beni e Attività Culturali Dario Franceschini e del ministro della Cultura francese Audrey Azoulay.
Nella dichiarazione congiunta dei ministri si legge che Italia e Francia si impegnano “a individuare posizioni comuni per promuovere e preservare il fondamento della creatività nel contesto della riforma del quadro europeo del settore promossa dalla Commissione europea, in particolare mantenendo fermo il principio della territorialità del diritto d’autore, chiave di volta per il finanziamento e la diffusione della cultura.
I due Paesi ritengono che tale riforma debba infatti essere parte integrante di una autentica strategia europea della cultura nell’era digitale, per favorire non solo l’accesso del pubblico alle opere, ma anche per sostenere la giusta remunerazione dei creatori e la continuità dell’economia della cultura, oltre che la diversità delle opere realizzate e la libertà di scelta del pubblico, attraverso un’adeguata responsabilizzazione degli intermediari online di opere protette da copyright.
A tale proposito Italia e Francia reputano che, insieme alle proposte relative al diritto d’autore nel mercato unico digitale, sia indispensabile e urgente garantire l’aggiornamento e l’armonizzazione di un quadro efficace per l’effettiva tutela di tali diritti, in particolare per quanto riguarda le attività online”.
Anche per Filippo Sugar, presidente di SIAE, la dichiarazione congiunta sul diritto d’autore “rappresenta un passo importantissimo a conferma che l’industria della cultura e della creatività è strategica per il nostro Paese, ribadendo il principio della territorialità del diritto d’autore come fattore imprescindibile per la diffusione e la tutela di tutti i repertori autoriali. L’impegno dei due Paesi evidenzia non solo come la riforma debba essere parte integrante di una autentica strategia europea di valorizzazione dei contenuti creativi e degli autori nell’era digitale, ma è in linea con la lettera promossa da SIAE e sottoscritta dalle diverse Associazioni di categoria, consegnata proprio al ministro Franceschini lo scorso mese di gennaio in occasione della seconda edizione di Italia Creativa. SIAE e le Associazioni di tutti i settori di Italia Creativa hanno chiesto al Governo attenzione e particolare sostegno nella difesa dell’intera filiera dalle concrete minacce allo sviluppo e nella protezione dei diritti degli autori dei contenuti creativi e culturali in Europa nella proposta di ‘Direttiva Copyright’. L’accordo siglato dal MIBACT con il Ministro della Cultura francese è un passo fondamentale per una sfida che, a livello europeo, rappresenta 7 milioni di lavoratori, che operano nelle industrie creative e culturali e che necessitano di particolare attenzione e tutela”.
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