Roberto Di Girolamo

“Per tutti noi del settore la speranza è sempre quella di poter avere nei festival il maggior numero possibile di pellicole da mostrare. A Cannes, poi, il desiderio è superiore visto che parliamo della manifestazione cinematografica numero uno al mondo. Personalmente sono soddisfatto delle scelte fatte dalla commissione selezionatrice perché ritengo siano stati molto attenti alla qualità dei nostri film. Da anni mi batto per il raggiungimento della qualità dei nostri prodotti a danno della quantità che spesso ha partorito storie piuttosto scadenti. Avere 3 opere seconde in una vetrina come quella di Cannes significa che il lavoro fatto negli ultimi anni, quello di ricercare nuovi autori e nuove storie, sta dando i suoi frutti.

 Anche in un’ottica mercato ci sono segnali positivi perché i film che produciamo stanno riscuotendo una certa considerazione oltre confine grazie anche al fatto che le storie hanno sempre più un respiro internazionale. Andiamo avanti su questa strada, quindi, cercando di aumentare il numero delle coproduzioni in modo da limitare l’intervento dei grandi network nella scelta dei progetti che rischierebbero di far avere una connotazione troppo televisiva. In quest’ottica di sviluppo, importante sarà la messa in opera della nuova legge che finalmente ridarà la professionalità al produttore limitando, così, la nascita di nuovi pseudo produttori”.