Ad un mese e mezzo dall’apertura della 16a edizione (Bologna 1/6 aprile) il Future Film Festival annuncia una grande anteprima in programma: Rio 2-Missione Amazzonia, che tre anni dopo torna a raccontare le avventure del pappagallo Blu, della sua compagna Jewel e dei loro tre piccoli, stavolta alle prese con una riunione di famiglia nella selvaggia Amazzonia.
Ad accompagnare a Bologna il film d’animazione in 3D – in uscita il 17 aprile con 20th Century Fox – sarà il regista Carlos Saldanha, già autore – oltre che del primo Rio – anche della saga de L’era glaciale. Nel cast delle voci originali di Rio 2-Missione Amazzonia ritroveremo Jesse Eisenberg, Anne Hathaway e Jamie Foxx. Insieme a loro, tre new entry: Bruno Mars, Janelle Monae e Andy Garcia.
Due anche quest’anno le sezioni competitive del Festival: il Concorso Lungometraggi, cui parteciperanno 10 titoli a caccia del Platinum Grand Prize e il Future Film Short riservato ai corti.
La 16° edizione avrà come tema Futuropolis–Le città del futuro: un filo rosso che attraverserà non solo le diverse sezioni, ma anche i luoghi della città, con incontri, proiezioni.
Inoltre il FFF istituisce il Premio Franco La Polla, riservato alla critica cinematografica e conferito a giovani studiosi italiani per un saggio inedito sul cinema americano che affronti uno o più dei seguenti temi: animazione, effetti speciali, musical, serie tv, fantascienza, fantastico. Il saggio premiato sarà pubblicato sulla rivista ‘Cineforum’.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis