RED DRAGON

“Per il momento non ho intenzione di progettare altri film su Hannibal Lecter”. Dino De Laurentiis, già produttore di Manhunter di Michael Mann, poi di Hannibal di Ridley Scott e ora di Red Dragon, commenta il suo impegno in quella che ormai è diventata la saga cinematografica di Lecter, il famoso serial killer nato dai romanzi di Thomas Harris. Il film diretto da Brett Ratner, regista di Rush Hour, è uscito negli Stati Uniti da 15 giorni incassando nel primo weekend 37 mln di dollari e nel secondo 17. Lo scorso fine settimana, la distribuzione londinese ha già incassato 5 milioni e mezzo di dollari. Per l’Italia, la Universal International Pictures ha già preparato 400 copie che andranno sul grande schermo il 25 ottobre prossimo.
“A dir la verità, quando stavo preparando Hannibal ancora non pensavo che avrei progettato Red Dragon – racconta De Laurentiis – D’altra parte anche la serie su James Bond non è stata pensata subito. Ogni volta le avventure di 007 sembravano finite, ma poi un nuovo film riappariva”.
Martha De Laurentiis, moglie di Dino e braccio destro della De Laurentiis Productions, ha precisato di non aver avuto alcun problema durante la preparazione del film: “L’unica battaglia che abbiamo dovuto sostenere è stata con la MGM. La società voleva ricoprire un ruolo di partenariato maggiore. Quanto alla realizzazione, all’inizio avevamo pensato di girare Red dragon in esterni, tra St. Louis e Washington DC., ma era il 10 settembre. L’11, dopo l’attacco alle Twin Towers, abbiamo deciso di allestire le scene negli studios di Los Angeles. E’ stato meglio così perché abbiamo potuto ricostruire la cella di Lecter così com’era nel Silenzio degli innocenti“.
A proposito del regista, Dino De Laurentiis ha sottolineato di voler continuare a puntare sui giovani: “Sono sempre stato di questa idea, ho rivolto questo invito ai produttori anche quando ho ricevuto il Thalberg Award. Il cinema ha sempre bisogno di nuovi talenti. E ho scelto Ratner, perché aveva capito come doveva essere Red Dragon: un thriller nello stile dei film hitchcockiani”.

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I PROGETTI
INTERVISTA 1
INTERVISTA 2
INTERVISTA 3