Tanti nuovi titoli italiani, ben 70 le anteprime in totale, nelle altre sezioni del Torino Film Festival, a cominciare dall’atteso Il giorno in più la commedia romantica diretta da Massimo Venier, tratta dall’omonimo romanzo di Fabio Volo che ne è il protagonista con Isabella Ragonese, accanto a Luciana Littizzetto, Stefania Sandrelli e Roberto Citran, in sala il 2 dicembre. Giacomo è un 35enne che ha sempre evitato di impegnarsi sentimentalmente con le donne, fino a quando l’incontro quotidiano su un tram con una ragazza sfuggente fa breccia nel suo cuore, ma lei è in partenza per New York…
Cinecittà Luce è presente con quattro titoli. In concorso Ulidi piccola mia esordio di Mateo Zoni, distribuito da Cinecittà Luce, che racconta con curiosità e partecipazione la vita quotidiana di alcune giovani all’interno di una casa famiglia, il loro rapporto con gli assistenti sociali, riuscendo a costruire dei personaggi a partire da persone autentiche.
Troviamo poi altri titoli prodotti e distribuiti nella sezione Festa mobile (Figure nel paesaggio) che “rileggono la fascinazione del capo, due postille alla riflessione aperta da Marco Bellocchio con Vincere – dice il vicedirettore Emanuela Martini – realizzate con materiali straordinari e inediti dell’Archivio storico LUCE“. Si tratta de Il corpo del duce di Fabrizio Laurenti, liberamente tratto dall’omonimo libro di Sergio Luzzatto, con la voce narrante di Gioele Dix, che ricostruisce il culto anche fisico di Mussolini e le vicissitudini della sua salma nel dopoguerra. E Marco Bechis con Il sorriso del capo racconta i meccanismi della fabbrica del consenso e dell’educazione durante il regime fascista. A fare da filo conduttore la voce, che resterà enigmatica fin quasi alla fine, di un uomo nato nello stesso anno del fascismo che ha vissuto ascesa e caduta di Mussolini.
Sempre nella sezione Festa mobile (Figure nel paesaggio) troviamo Sette opere di misericordia, esordio nel lungometraggio di finzione dei documentaristi Gianluca e Massimo De Serio che verrà distribuito a gennaio da Cinecittà Luce. E’ la storia di un incontro/scontro tra due esistenze marginali che lottano per la sopravvivenza: Luminita, una giovane clandestina dell’Est pronta a tutto per la propria sopravvivenza, e Antonio (Roberto Herlitzka) un anziano prossimo alla morte.
Da segnalare infine fuori Concorso in Italiana.Doc Inconscio italiano di Luca Guadagnino che, grazie ai preziosi materiali dell’Archivio Luce, ripercorre l’avventura coloniale italiana in Etiopia, rivolgendo l’attenzione sul rimosso fascista ancora presente nell’Italia di oggi.
Ancora in Festa mobile (Figure nel paesaggio) il documentarista Daniele Segre presenta Sic Fiat Italia, un affresco delle lotte operaie degli ultimi vent’anni, che evidenzia una classe sociale in crisi. Il punto di partenza è il referendum interno a Mirafiori del gennaio 2011, che vede i lavoratori divisi tra il No, simbolo l’orgoglio di classe, e il Sì spesso motivato dal timore di perdere il posto.
Nel mockumentary L’era legale Enrico Caria ricostruisce – con interviste a personaggi come Arbore, Isabella Rossellini, De Cataldo e Lucarelli – la carriera di un futuribile sindaco (Nicolino Amore) che nel 2020 ha liberato Napoli da camorra e spazzatura. Ad accompagnare il film verrà il sindaco in persona Luigi De Magistris.
Dieci i titoli in concorso a Italiana.Doc: (S)comparse di Antonio Tibaldi, El àrbol de las fresas di Simone Rapisarda, Bad Weather di Giovanni Giommi, Il castello di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, Ferrhotel di Mariangela Barbanente, Freakbeat di Luca Pastore, Land of Joy di Laura Lazzarin, Un mito antropologico televisivo di Maria Helene Bertino, Dario Castelli e Alessandro Gagliardo, L’orogenesi di Caldwell Lever e Le tre distanze di Alessandro Pugno. Fuori concorso oltre al documentario di Guadagnino, Ed è così. Circa. Più o meno di Tonino De Bernardi. E il curatore Davide Oberto sottolinea che più della metà dei documentari in competizione sono coproduzioni o mono produzioni estere, segno che gli autori hanno trovato fuori dall’Italia condizioni più favorevoli per esprimersi. Italiana.Doc prevede anche la Lezione di cinema del regista Stefano Savona che, attraverso immagini dei suoi film (da Primavera in Kurdistan a Piombo fuso, a Palazzo delle Aquile fino all’ultimo Tahrir), racconterà le sue passioni e la sua scrittura per immagini.
Infine nella sezione Cinema e Cinemi, che il direttore Gianni Amelio vorrebbe ampliare, vi sono quattro lavori italiani: All’ombra del conformista e Circo Fellini, i video saggi critici di Adriano Aprà che attraverso interviste e spezzoni di film rilegge e svela i segreti de Il conformista di Bernardo Bertolucci e I clowns di Fellini. Toni Servillo in tournée con “La trilogia della villeggiatura” è il protagonista di 394-Trilogia del mondo di Massimiliano Pacifico, un viaggio attraverso le prove, le pause e le riflessioni dell’attore e regista sul teatro. Franco Brogi Taviani con Italiani all’opera! ricostruisce invece l’emigrazione italiana in Argentina seguendo le vicende di un giovane cantante lirico in cerca di fortuna.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk