“È un grande onore e motivo d’orgoglio essere insignito, nel mezzo del tumulto di tutti gli eventi che stiamo affrontando nel mondo, dello splendido e impegnativo compito di presiedere la Giuria del 75mo Festival Internazionale del Cinema di Cannes. Con la mia Giuria, ci impegneremo a prenderci la migliore cura possibile dei film del futuro, che custodiscono tutti la stessa segreta speranza di coraggio, lealtà e libertà, con la missione di commuovere il maggior numero di donne e uomini, parlando loro delle comuni gioie e ferite. La cultura aiuta l’anima umana a crescere e a sperare nel domani”. Dopo 13 anni torna un artista francese alla presidenza della Giuria del Festival di Cannes: Vincent Lindon.
Isabelle Huppert era stata l’ultima stella del cinema d’Oltralpe a presiedere la Giuria, nel 2009 (prima, Yves Montand nel 1987, Gérard Depardieu nel 1993, Isabelle Adjani nel 1997).
Lindon, vincitore del premio come Miglior Attore nel 2015 e protagonista di Titane, vincitore assoluto della scorsa edizione, insieme a 8 membri di giuria – di cui 4 donne – è chiamato a valutare i 21 film in Concorso per la Palma d’Oro, annunciata sabato 28 maggio.
Jasmine Trinca – a Cannes con lo Special Screening di Marcel! – porta la bandiera del cinema italiano: debuttava sulla Croisette nel 2001, quando interpretava Irene ne La stanza del figlio di Nanni Moretti, Palma d’oro.
Con lei, quest’anno, Rebecca Hall, attrice, produttrice, sceneggiatrice e regista, rappresenta Regno Unito e Stati Uniti; Deepika Padukon, attrice indiana; Noomi Rapace, anche lei interprete, svedese; il regista, produttore e sceneggiatore iraniano Asghar Farhadi; l’omologo francese Ladj Ly; lo sceneggiatore e regista statunitense Jeff Nichols e il collega norvegese Joachim Trier.
Una vicenda di torture e spionaggio nel thriller del regista svedese di origine egiziana Tarik Saleh. Vincitore del premio alla miglior sceneggiatura al Festival di Cannes e nelle sale italiane dal 6 aprile 2023 con il titolo La Cospirazione del Cairo
L’incontro con la stampa italiana di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, Prix du Jury a Cannes 2022: i produttori “Gianani e Gangarossa ci hanno teso una mano per il futuro” e “lavorando a questo film abbiamo conosciuto il cinema italiano contemporaneo: Favolacce, Alice Rohrwacher e il cinema di Carpignano”.
La parola alla giuria del 75°. Il presidente Vincent Lindon ha voluto esprimere la gratitudine “per avere cambiato la vita di alcune persone”, mentre l’attrice italiana Jasmine Trinca dichiara "ci salutiamo con il cuore pieno"
Il ministro della Cultura celebra il premio al film Le otto montagne, con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, Prix du Jury, ex aequo con la co-produzione italo-polacca Eo di Jerzy Skolimovski