La terza giornata del Lamezia International Film Fest ha ospitato l’incontro con Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana che hanno ricevuto il Premio Paolo Villaggio per il film da loro diretto Bentornato Presidente, interpretato da uno straordinario Claudio Bisio.
I due registi hanno raccontato: “Ci è stata data carta bianca su tutto e ci tenevamo a fare qualcosa di completamente diverso rispetto a Benvenuto Presidente. Molti elementi li abbiamo inseriti nella sceneggiatura giorno per giorno, prendendo spunto dalla realtà. Dopo il Festival di Sanremo, ad esempio, c’è stata quasi una gara a chi era il più populista tra Salvini e Di Maio su Twitter, e ci siamo ispirati molto a questo…”.
Stasi e Fontana, che stanno lavorando al loro terzo film, hanno dato la loro opinione sul cinema di oggi. “Il cinema è nelle mani delle major – hanno affermato – se dobbiamo parlare degli incassi, possiamo basarci solo sui film evento. Ma pensiamo al film di Martin Scorsese. Lui ha capito che senza Netflix non avrebbe mai fatto quel film, l’ha detto lui stesso. E sappiamo bene che Netflix ha le sue regole, ossia il film passa in sala per due giorni e poi direttamente in tv. Però Scorsese ha realizzato lo stesso un film per il grande schermo e c’è stata una richiesta talmente alta che alla fine la pellicola è rimasta in sala per più tempo. Questo dimostra che viviamo in un periodo di grande confusione”.
Per la premiazione è intervenuta anche Elisabetta Villaggio in collegamento telefonico.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci