L’11 febbraio, presso il cinema San Nicola di Cosenza, il regista Agostino Ferrente ha partecipato al Premio Mario Gallo, in un evento dedicato al cinema documentario. Nell’occasione il regista, già messosi in mostra con L’orchestra di Piazza Vittorio, ha presentato Selfie, documentario che ha riscosso grande successo al Festival di Berlino nel 2019, e ritirato il prestigioso riconoscimento cinematografico intitolato al produttore calabrese Mario Gallo, scomparso nel 2006.
Selfie è interpretato e filmato con l’uso del telefono cellulare da Alessandro Antonelli e Pietro Orlando, due ragazzi del Rione Traiano che si raccontano ricordando la morte del loro amico Davide Bifolco che, nell’estate del 2014, scambiato per un latitante, viene colpito a morte da un carabiniere durante un inseguimento. Ferrente, la cui mamma era calabrese, ha vissuto in prima persona la realtà del Sud Italia, tra Puglia e Calabria dove non è raro imbattersi in contesti simili a quello che racconta in Selfie: dispersione scolastica, povertà educativa e disoccupazione giovanile aggravano il rischio, sempre più elevato per i giovani, di arruolamento nella criminalità. E il Premio Mario Gallo, organizzato dalla Cineteca della Calabria con il sostegno della Regione Calabria, rappresenta un’occasione importante per sottolineare queste problematiche, poiché trovare un pubblico per un film come questo, in questi territori, è una scelta politica, oltre che artistica e culturale.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci