Al regista il maggiore riconoscimento del festival del cortometraggio organizzato dal Comune di Orte per la giornata del 30 Agosto. L’Associazione Festival Filoteo Alberini, con il direttore artistico Antonio Pantaleoni, il distributore cinematografico Antonio Carloni ha selezionato una giuria di qualità composta da esperti cinematografici come Ruggero Di Paola (presidente), Marco Casanova, Emiliano Corapi, Emanuela Mascherini ed Enzo De Camillis, che giudicheranno i cinque corti finalisti.
Il premio consiste in una statuetta in bronzo (intitolata “Omaggio al Cinema”), realizzata dall’artista ortano di fama internazionale Roberto Joppolo. L’appuntamento del Festival sarà il giorno 30 Agosto alle ore 11.00 presso la sala Consiliare di Palazzo Nuzzi a Orte ( VT).
Seguirà alle ore 21.15, il benvenuto ai partecipanti del Festival presso i Giardini adiacenti il cinema Alberini. Dalle ore 21.30 si comincerà con la proiezione dei cortometraggi finalisti per terminare alle 23.00 con la premiazione dei vincitori e con la consegna dei vari premi.
Bellocchio è anche intervenuto con un video messaggio al festival ‘Il Cinema Ritrovato‘ di Bologna, parlando di Fino all’ultimo respiro di Godard che è stato presentato in edizione restaurato.
“Quando lo vidi la prima volta ero a Roma – ha ricordato Bellocchio – e iniziavo la scuola di cinema: subito si creò un movimento, un partito godardiano. Rispetto agli altri grandi registi della Nouvelle Vague, penso ad Alain Resnais e François Truffaut, la giovane critica italiana scelse subito Godard. Il film era ed è un capolavoro: il modo di girare, il modo di montare, il modo di raccontare erano veramente rivoluzionari. Io auguro agli spettatori di essere sconvolti da un film che rappresenta davvero una rivoluzione nella storia del cinema. Ci sono tanti film che sono esplosi e che poi non hanno tenuto il tempo, che magari ebbero in passato anche un grande successo ma che visti oggi sono irrimediabilmente invecchiati: non è il caso di questo film che è stato capace di superare la moda. Non è semplicemente un classico – ha concluso Bellocchio -, è un film che va visto oggi dalle giovani generazioni. Se c’è un giovane che vuole fare il regista, vada assolutamente a vedere un film come ‘Fino all’ultimo respiro’, perché è una lezione di cinema straordinaria”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci