Il porto di Procida tra i nuovi tesori del cinema europeo

Proseguendo con la tradizione annuale, l’European Film Academy ha annunciato i nuovi “Tesori della Cultura Cinematografica Europea” celebrando i luoghi di natura simbolica per il cinema europeo ricchi di valore storico che devono essere mantenuti e protetti per le generazioni future. Tra gli otto nuovi depositi culturali troviamo il quartiere Baščaršija di Sarajevo, i Loft Scheibler a Księży Młyn a Łódź (Polonia) e, soprattuto, il pittoresco porto di Corricella sull’isola italiana di Procida.

Marina Corricella è il borgo marinaro più antico dell’isola di Procida. Disposto ad anfiteatro sul mare e circondato dalle reti stese sulla banchina, questo piccolo villaggio di pescatori è un rifugio tranquillo e seducente caratterizzato dall’odore del mare, dai tipici vicoli stretti, da un’architettura unica e dalla totale assenza di veicoli. È stata scelta come ambientazione naturale da diversi registi, tra cui Michael Radford e Massimo Troisi che qui hanno girato Il postino.

Tra i nuovi tesori aggiunti dall’Accademia troviamo anche alcune costruzioni, tra cui il bellissimo cinema Palatsi a Tampere (Finlandia), il Ponte Koningshaven a Rotterdam e il battello a vapore svizzero “Schiller”, uno dei battelli che attraversa il Lago dei Quattro Cantoni. Nella lista sono stati inclusi anche due storici studi cinematografici: il Gamla Filmstaden in Svezia e Filmparken a Jar in Norvegia.

“Siamo lieti di onorare altri otto luoghi memorabili come Tesori della Cultura Cinematografica Europea che le persone possono visitare. È particolarmente bello poter aggiungere alcuni paesi che mancavano precedentemente dalla mappa dei Tesori: Bosnia ed Erzegovina, Paesi Bassi, Norvegia e Svizzera,” spiega Pascal Edelmann, Responsabile del Patrimonio Cinematografico Europeo presso l’Accademia del Cinema Europeo. “Ancora una volta, vorremmo invitare tutti a suggerire luoghi che l’Accademia del Cinema Europeo potrebbe prendere in considerazione come Tesori della Cultura Cinematografica Europea.”