Il British Museum diventa produttore con un documentario che permette a tutti, ovunque nel mondo, di visitare una mostra di grande successo “Life and Death: Pompeii and Herculaneum”, la terza esposizione più visitata di sempre nell’istituzione londinese. Adesso quel film, girato in alta definizione il 18 giugno scorso, arriva anche nelle sale italiane, il 25 e 26 novembre, con Microcinema. In Italia, come in altri cinquanta paesi, sarà possibile ripercorrere gli spazi espositivi in una visita introdotta dal direttore del Museo Neil MacGregor, e guidata dal curatore Paul Roberts e da alcuni esperti (storici, archeologi, giornalisti) come Peter Snow, Bettany Hughes, Mary Beard, Rachel De Thame e lo chef Giorgio Locatelli, un italiano di stanza a Londra con la Locanda Locatelli, che è chiamato a raccontarci le abitudini e le raffinatezze gastronomiche degli abitanti di Pompei ed Ercolano, naturalmente citando i ricettari di Apicio.
La cosa straordinaria è che le due cittadine seppellite dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. hanno conservato una incredibile “fotografia” della vita quotidiana nell’antica Roma, testimonianza unica per gli studiosi e reperto affascinante per il pubblico che viene sollecitato a immaginare quel mondo quasi dal vivo. Una fotografia impressa nei corpi umani (ma c’è anche un cane dilaniato dal dolore) che la pioggia di lava e cenere hanno conservato esattamente nelle posture di quel tragico momento. Mentre molto ci raccontano le case e le botteghe, i monili e gli utensili, oltre 450 oggetti e opere d’arte, spesso di una bellezza mozzafiato. Come il dipinto che rappresenta il fornaio Terentius Neo e la moglie. Ma persino le umili fogne ci dicono cosa si mangiava all’epoca. Il film ci permette così di entrare nell’esperienza di 2000 anni orsono e capire le abitudini dei cittadini romani e degli schiavi, dei ricchi e dei meno abbienti, degli uomini e delle donne. Ne conosciamo così il lavoro, le attività domestiche e persino le abitudini sessuali a cui viene dedicata un’attenzione particolare specie con l’ammiccante analisi della statua del dio Pan che feconda una capra (un’opera che durante la mostra era preceduta da una sorta di divieto ai minori e che anche nel film viene introdotta da un’avvertenza…).
Grazie alla collaborazione della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, un organismo del MiBACT dotato di vasta autonomia, il percorso espositivo è particolarmente ricco e ci porta in tutti gli ambienti, dall’atrio alla cucina, dalla camera da letto ai giardini. Pompei dal British Museum sarà visibile in oltre cento sale su tutto il territorio italiano il 25 e il 26 novembre in inglese con i sottotitoli in italiano. Il biglietto costerà 12 euro.
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