Polemiche: Riva controbatte

Ancora veleni nel dopofestival veneziano. Valerio Riva, membro del Cda della Biennale, scrive oggi sul Il Giornale: “Non mi dimetterò mai. Ho obiezioni da muovere sul chiasso fatto intorno al film sull’undici settembre e sul Leone d’Oro al film di Mullan. Dice De Hadeln che io avrei torto perché il mio giudizio negativo sul Leone d’Oro a Mullan è smentito dal favore decretato dal pubblico a Magdalene sisters. E sfido io! Il film di Mullan lo possono vedere in decine e decine di migliaia di spettatori a soli 7 € nel cinemino sotto casa e comodamente doppiato in italiano. Caso unico, perché gli altri film stranieri in concorso a Venezia li hanno potuti vedere solo le poche centinaia di spettatori che sono andati al Lido”.
Riva aggiunge alcune considerazioni sul film relativo all’11 settembre: “De Hadeln naturalmente non accampa il successo di pubblico per questo film: perchè sa benissimo che finché il film non arriverà negli Usa, di una tale ordalia o giudizio di Dio non si potrà onestamente parlare”. Riva continua: “Quanto è costato al produttore di 11’09”01-Sept. e il produttore e distributore di Magdalene sisters il traino veneziano dei loro prodotti? Almeno un caffè? Corretto? E a chi? Il fatto è che questi due film sono una giustificazione, diretta o indiretta, dei delitti dei talebani. Una bella coincidenza”. E conclude: ” ‘La giuria è autonoma e sovrana’ mi ha rimproverato quel fanciullone del ministro Gasparri. Le giurie si possono manipolare? E’ come per gli arbitri delle partite di calcio. Si può credero o non credere nella divina incarnazione”.