OpenAI si ritrova al centro di una polemica inaspettata dopo aver concesso l’accesso anticipato al suo nuovo strumento di intelligenza artificiale generativa per la creazione di video, Sora, a circa 300 artisti e filmmaker. L’obiettivo era ottenere un feedback sulla tecnologia da esperti del settore, prima di immetterla ufficialmene sul mercato, ma la risposta degli artisti è stata tutt’altro che conciliante. Un gruppo anonimo, che si fa chiamare ‘Pr Puppets’, ha pubblicato sulla piattaforma Hugging Face il codice del progetto di IA, fino ad ora limitato ad un ristretto numero di professionisti. Una protesta contro quella che, come scrive il sito Variety, viene definita un’iniziativa che “sfrutta” il loro lavoro, focalizzata “solo su introiti e pubblicità”. Di conseguenza, OpenAI avrebbe interrotto l’accesso al servizio poche dopo che il gruppo l’ha reso disponibile online gratuitamente.
“Abbiamo ricevuto l’accesso a Sora con la promessa di essere tester e partner creativi. Tuttavia, crediamo di essere stati attirati in un’operazione di ‘art washing’, per usare la nostra credibilità artistica nel convincere il mondo che Sora è utile – scrivono gli artisti in una lettera aperta – Non siamo contrari all’uso dell’IA, ciò con cui non siamo d’accordo è il modo in cui questo programma è stato implementato e come lo strumento si sta configurando in vista di un possibile rilascio pubblico. Non siamo burattini”.
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