Pivetti regista debutta con una storia di omofobia

Né Giulietta né Romeo, presentato a Giffoni e patrocinato da Amnesty International, racconta la storia di un 16enne che scopre la sua omosessualità e perciò è preso di mira da un bullo della scuola


GIFFONI. Dopo Ivan Cotroneo anche Veronica Pivetti, al suo debutto da regista, sceglie una storia di bullismo e omofobia. Né Giulietta né Romeo, prodotto da Pigra srl, sceneggiato dalla stessa Pivetti insieme a Giovanna Gra, è stato presentato in anteprima al festival, alla presenza della stessa regista e dell’intero cast, per lo più giovanissimi attori, anche loro debuttanti.
“Non ne posso più di vedere in televisione e al cinema le solite facce. E’ arrivato il momento di dare più spazio ai giovani talenti” ha detto la Pivetti nel presentare i suoi attori ai giovani giurati che hanno accolto favorevolmente il film anche se non sono mancate critiche rivolte alla regista da parte di alcuni ragazzi che hanno visto nella superficialità, nella comicità scontata e nella leggerezza con cui il tema dell’omosessualità viene affrontato, il principale difetto del film.
Critiche a cui la Pivetti ha risposto rivendicando la sua scelta di utilizzare il sorriso, il genere della commedia per raccontare una storia dai contenuti seri: “Il mio è un film sui pregiudizi e sulla diversità e il fatto che si rida non vuol dire che non sia serio”.

Né Giulietta né Romeo
, patrocinato da Amnesty International, racconta la storia di Rocco, 16enne, che scopre la sua omosessualità e per questo è preso di mira da un bullo della sua scuola. Ma la battaglia più dura per il ragazzo è quella che deve affrontare in famiglia, con due genitori ricchi, separati, poco presenti, culturalmente aperti eppure incapaci di ascoltare il proprio figlio.
La parte più riuscita del film, seppur macchiettistica, sta proprio nella rappresentazione dei due genitori: la madre giornalista, interpretata dalla stessa Pivetti e il padre scrittore psicoanalista sono figure rappresentative  di quel pensiero di sinistra, finto progressista, del “non sono razzista… ma”, persi nel proprio ego, ipocriti, bravi a teorizzare ma impreparati ad affrontare l’imprevisto o una realtà che non rientra in una parvenza di “normalità”.
“L’omosessualità è erroneamente considerata diversità e tutto ciò che devia dalla norma è emarginato – spiega la regista – Questo accade in tutto il mondo ma nel nostro paese su questi temi scontiamo un notevole ritardo, soffocato com’è da una cultura maschilista e ipercattolica”.

Qui il video della presentazione realizzato da Giacomo Pulcini:

 

autore
22 Luglio 2015

Giffoni 2015

Giffoni 2015

Giffoni, premiati gli italiani ‘Grotto’ e ‘Forever Stars’

Vince nella categoria Elements + 6 il film di Micol Pallucca sull'importanza dell'amicizia, e in Gex Doc Mimmo Verdesca con un excursus sugli enfant prodige del cinema dal neorealismo ad oggi

Giffoni 2015

Giffoni premia ‘Sanctuary’, sui riformatori per minori

I vincitori delle sezioni storiche del festival, la +13 e la +16, sono il tedesco Sanctuary di Marc Brummond e l'americano All the wilderness di Michael Johnson. Il primo è ambientato a cavallo fra gli anni ’60 e ’70, quando i riformatori per minori in Germania erano luoghi di tortura e nasce da una serie di interviste, circa 3mila, che il regista ha realizzato fra i superstiti di quei luoghi infernaii. All the Wildernes indaga invece il travagliopsicologico di un ragazzino alle prese con il dolore provocato dal suicidio del padre

Giffoni 2015

Orlando Bloom: dopo ‘Pirati dei Caraibi 5’ una serie tv americana

"La tv sta vivendo un'epoca d'oro amerei molto avere la possibilità di sviluppare un personaggio per un lungo periodo di tempo. Per questo sto lavorando all'idea di una serie insieme ad alcuni produttori americani - dice il popolare attore inglese parlando dei progetti futuri al Giffoni Film Festival - In Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales ho una piccola parte. Ma sono molto contento di essere tornato, di ripresentare Will Turner e di farvi conoscere mio figlio"

Giffoni 2015

Tom Felton e la detective story su Gesù

Il 'cattivo' Draco Malfoy di Harry Potter interpreta, nel film in costume Risen di Kevin Reynolds, un legionario che indaga sulla morte di Cristo: "Ero ateo in principio, o meglio agnostico, con una mentalità più di tipo scientifico, ma questo film mi ha fatto riflettere su molte cose. Mi ha toccato davvero”. Felton è in Italia anche per le riprese, tra Brindisi e Lecce, dello spy action Stratton: First into action di Simon West: "Un film con cui realizzo il mio sogno da bambino, recitare nei panni di un agente segreto"


Ultimi aggiornamenti