Pioggia di premi al Capri, Hollywood

Oltre al regista Pupi Avati, accompagnato da Katia Ricciarelli, rivelazione dell’anno come attrice ne La seconda notte di nozze, anche Ezio Greggio è stato premiato al Capri, Hollywood. Greggio, l’artista più cliccato del web, è arrivato da Milano per incontrare Avati, che con Greggio ha svelato “di avere un progetto in piedi, ormai da molto tempo, e presto lo realizzeremo”. Immediata la replica del comico di Striscia: “Sono pronto, Maestro; quando vuole, anche subito, anche gratis”.

Tra gli altri arrivi sull’isola azzurra per la kermesse che quest’anno compie dieci anni e si conclude il 2 gennaio, anche Enzo De Caro, Taylor Hackford, Shekhar Kapur, Lamberto Lambertini, Massimo Cristaldi, Sergio Scapagnini, Nicola Giuliano, Ernesto Tabarelli e Paulo Simoes mentre i Forum si arricchiscono di personaggi e temi interessanti, come quello su ‘Televisione, telefonini e distribuzione cinematografica’. Tra i premiati, figurano anche Chiara Tilesi e Stefano Veneruso che, insieme con Maria Grazia Cucinotta, hanno prodotto il film collettivo All The Invisible Children a beneficio dell’Unicef.

Premiato pure il cantante Ron il quale ha raccontato di avere sempre amato il cinema fin da quando aveva 18 anni: “Nel 1971, il mio sogno si stava avverando: avevo scritto una canzone e dovevo accompagnare in un film Sophia Loren. Ero sul set de La mortadella di Mario Monicelli, dissi alla Loren che avevo scritto una canzone, “Il gigante e la bambina” e lei mi chiese un autografo”. A ricordare il passato anche Michael Radford, il regista de Il postino, che ha raccontato la sua amicizia con Massimo Troisi: “Molti anni prima del set che abbiamo condiviso, io avevo bisogno di un attore per un mio film e avevo visto Ricomincio da tre. Ma Troisi mi disse: ‘In Scozia non vengo fa troppo freddo’. Poi siamo diventati grandi amici, l’ho diretto ne Il postino, senza sapere che quel nostro primo incontro professionale sarebbe stato anche l’ultimo”.

A Radford è stato assegnato il primo Premio Capri Hollywod in Memoria di Giuseppe Patroni Griffi, un premio che andrà ogni anno ad un film di cinema che arriva dalla drammaturgia. Tra gli ospiti capresi, è giunta poi l’attrice americana Helen Mirren più volte candidata all’Oscar e premiata a Capri, dove ha ricordato che a 7 anni interpretò “la Maria Vergine, e poi la moglie di Caligola in un film di Brass: la vita di un’attrice porta a scelte diverse”. La lista dei premiati a Capri si allunga con Krzysztof Zanussi, la costumista Gabriella Pescucci, alla quale è andato l’Umberto Tirelli 2005, il distributore Paulo Simoes della Sony che, dopo Melissa P., ha deciso di investire decine e decine di milioni di euro nel cinema italiano, Giulio Base, Max von Sydow; Eleonora Giorgi, Enrico Lo Verso, Vincenzo Cerami che ha ricevuto il Premio Capri Arts Award Una vita per la sceneggiatura, Terry Gilliam, Shekhar Kapur il regista di Elizabeth, che a Capri ha avuto l’idea di girare un nuovo film sulla figura della sovrana inglese Elizabeth: The Golden Age con Cate Blanchett e Geoffrey Rush.

Ed infine il regista di Ray, Taylor Hackford, il quale ha affermato che sta “lottando da anni per convincere Hollywood a scritturare Jennifer Lopez, l’attrice perfetta per la mia Carmen: un adattamento del grande classico in chiave moderna. Ma gli Studios continuano a rispondere di aver bisogno di un’altra interprete capace di soddisfare il pubblico giovane: quello formato da tredicenni che – secondo le produzioni hollywoodiane – preferiscono una Lopez romantica e non una che tira fuori la natura delle sue origine, quella del Bronx”. Ma io – ha concluso Hackford – continuo a lottare non abbandono mai un’idea anche perchè l’importante è seguire le proprie passioni”.