Pier Paolo, Tonino e la luce che sfonda

“Tonino Delli Colli, mio padre. Tra cinema e ricordi” è il libro che il figlio Stefano ha dedicato al padre, famoso direttore della fotografia di tanti grandi registi come Pasolini, Leone e Fellini


ROMA. “Una coltre di primule. Pecore contro luce (metta, metta, Tonino, il cinquanta, non abbia paura che la luce sfondi – facciamo questo carrello contro natura!)”. In questi versi di Pier Paolo Pasolini, tratti dalla raccolta ‘Poesie in forma di rosa’, il regista e scrittore parla dell’incontro con il direttore della fotografia Tonino Delli Colli (1923-2005) all’epoca dei set di Accattone (1961), Mamma Roma (1962) Il Vangelo secondo Matteo (1964).
I versi sono citati nel libro “Tonino Delli Colli, mio padre. Tra cinema e ricordi” che il figlio Stefano gli ha dedicato e presentato nello spazio  della Roma Lazio Film Commission presso l’AuditoriumArte del Parco della Musica, con gli interventi di Ninetto Davoli e di Laura Delli Colli, presidente del SNGCI e figlia di Franco, cugino di Tonino, e anche lui direttore della fotografia.

“E’ un tentativo di conservare la memoria. Recuperare il respiro del percorso di uno dei personaggi che, a buon titolo, si può ritenere tra i ‘pionieri’ degli autori della fotografia del cinema italiano – spiega l’autore Stefano Delli Colli – Un omaggio al suo grande mestiere, al suo naturale istinto fotografico, umilmente tessuto dal mio punto di vista personale, di figlio”.
Tonino Delli Colli ha lavorato con i più grandi registi italiani, ma ha avuto un rapporto privilegiato con Pasolini, Leone e Fellini. Premiato con 6 Nastri d’argento e 4 David di Donatello, pochi mesi prima della sua morte, nonostante i problemi al cuore, andò a Hollywood a ritirare il Premio ASC-American Society of Cinematographers alla carriera. Una serata indimenticabile di cui è rimasta la cronaca in un video visto nel corso della presentazione del libro che è “fatto di memoria, atmosfere, amici scomparsi e di un cinema artigianale che si è perso nel tempo”, come sottolinea il figlio Stefano.
Ninetto Davoli ricorda la sua ironia, il rapporto affettivo un po’ nascosto con Pasolini che regista alle primi armi, poco sapeva di tecnica cinematografica.

Il libro, con una prefazione di Vittorio Storaro, si compone del percorso cronologico della carriera artistica di Tonino Delli Colli; di 10 testimonianze raccolte, tra cui Roberto Benigni, Roberto Faenza, Lina Wertmuller, Dante Ferretti, Stefania Sandrelli, Giancarlo Giannini; di una conversazione con colleghi e collaboratori, da Adolfo Bartoli a Tony Scaramuzza a Carlo Tafani; di un ricordo di ‘Tonino e Franco, la luce della ditta’ scritto da Laura Delli Colli.
Il libro, edito da Artdigiland, è distribuito da Amazon (print in demand) oltre che in alcune librerie specializzate. “Il nostro è un progetto indipendente radicale nato nel 2012 – spiega Silvia Tarquini fondatrice e anima di Artdigiland – Questo libro fa parte della collana Luce inaugurata da una conversazione con il direttore della fotografia Luca Bigazzi, “La luce necessaria”, e che propone conversazioni con Giuseppe Lanci e Luciano Tovoli, con la  costumista Adriana Berselli”.

30 Ottobre 2017

Roma 2017

Roma 2017

Proietti papà di Alessandro Gassman ne ‘Il premio’

L’attore chiude gli incontri ravvicinati della Festa del Cinema di Roma, regalando risate e nostalgia e una chicca sul futuro: "Sarò il padre di Alessandro Gassman ne Il premio diretto da lui stesso. Lo conosco da quando era bambino e ora mi impressiona ritrovarlo regista, sicuro e determinato"

Roma 2017

I risultati di Alice nella città

40mila presenze agli eventi organizzati a Casa Alice. Un successo per la sezione autonoma e parallela della Festa che ha già rinnovato per un biennio l'accordo con la Fondazione Cinema per Roma

Roma 2017

Lynch e quella volta con Fellini a Cinecittà

Il regista, che ha ricevuto il Premio alla carriera da Paolo Sorrentino, ha incontrato il pubblico della Festa del Cinema, ricordando con particolare affetto l’incontro con Fellini. Lolita di Kubrick, Viale del tramonto di Billy Wilder, 8 ½ sono le tre opere cinematografiche che il regista americano ha usato per raccontarsi ancora più profondamente

Roma 2017

Betta Lodoli, diseducazione sentimentale

Presentato alla Festa di Roma il documentario Ma l’amore c’entra?, dove la regista ha raccolto le testimonianze di tre uomini che hanno picchiato le mogli e che ora sono impegnati in un percorso terapeutico. Un documento di forte attualità che getta luce sulle radici antropologiche del femminicidio


Ultimi aggiornamenti