“Pagliacci” e il talento dei giovani autori

Il corto di Marco Bellocchio è l'evento speciale di apertura di SIC@SIC, l’iniziativa della 31ma edizione della Settimana Internazionale della Critica che presenta alcuni corti di giovani autori proi


VENEZIA – “E se Arlecchino t’invola Colombina, ridi pagliaccio e ognun applaudirà. Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto, in una smorfia il singhiozzo e il dolor”. Sulle note della più famosa opera di Ruggero Leoncavallo, si consumano il triangolo amoroso e le tensioni familiari mal sopite di Pagliacci, il corto scritto e diretto da Marco Bellocchio e realizzato in collaborazione con gli allievi del laboratorio Fare Cinema di Bobbio, presentato come evento speciale di apertura di  SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica). L’iniziativa della 31ma edizione della Settimana Internazionale della Critica che presenta alcuni corti di giovani autori proiettati in testa ai film della Sic. Una vetrina di   nuovi talenti, realizzata in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà: “Noi abbiamo il dovere e la volontà di promuovere i giovani talenti italiani – sottolinea Roberto Cicutto, AD Luce Cinecittà. Coltivarli fin da piccoli, sperando e aspettando di vederli crescere. Quale modo migliore che quello di aiutarli a presentarsi alla ribalta della mostra veneziana e nell’ambito delle prossime iniziative di promozione internazionale. E’ un onore poi, aggiunge Cicutto, che a battesimo di questa iniziativa ci sia un corto di un grande maestro come Bellocchio, che con altrettanta generosità si occupa, con la sua scuola, di mostrare a chi ha talento il modo di esprimerlo”.
Grazie anche alla collaborazione con Istituto Luce Cinecittà il laboratorio Fare Cinema diventerà presto una fondazione permanete per lo sviluppo dei nuovi talenti. “La presentazione del cortometraggio ‘Pagliacci’, alla mostra del Cinema di Venezia è uno splendido biglietto da visita per la scuola di alta formazione cinematografica che sta nascendo a Bobbio con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali di Dario Franceschini e delle istituzioni locali”, ha sottolineato il sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, che ha seguito fin dall’inizio il progetto. “Dopo la visita del Ministro Franceschini a Bobbio  che ha lanciato ufficialmente il progetto, in questi mesi si sta lavorando per mettere a punto l’offerta formativa e i temi legati alla scuola di cinema che avrà carattere permanente e si avvarrà di un comitato scientifico di altissimo livello”.

Nel cast di Pagliacci, che sarà distribuito da Luce Cinecittà, la raffinata interprete teatrale e cinematografica Lucia Ragni, recentemente scomparsa e a cui il corto stesso è dedicato, nei panni di una ricca signora finanziatrice di uno spettacolo tratto dall’opera I Pagliacci. Nel corso di una serata a casa sua, durante una seduta di ipnosi, vengono fuori i rancori ed i dolori dei due figli nei suoi confronti e il desiderio unito all’impossibilità da parte loro di riuscire a liberarsene.    

VEDI ANCHE:
Bellocchio e i nuovi talenti del corto per la Sic

01 Settembre 2016

Venezia 73

Venezia 73

Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

Venezia 73

Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

Venezia 73

Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

Venezia 73

Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


Ultimi aggiornamenti